L’Università Bicocca ha censurato un corso sullo scrittore russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij che si doveva tenere a partire da giovedì 3 marzo.
La decisione è stata resa nota proprio da chi doveva tenere il mini-corso lo scrittore e docente Paolo Nori. In una diretta Instagram, infatti, Nori ha denunciato innanzitutto la russofobia dilagante nel nostro Paese, che sta investendo persone che hanno semplicemente hanno la colpa di essere russe: è il caso del fotografo di Alexander Gronsky, prima invitato e poi ritirato dal festival di fotografia di Reggio Emilia.
Successivamente Nori, con le lacrime agli occhi, ha letto la mail che la Bicocca gli ha inviato e che di fatto cancella il suo corso su Dostoevskij: «Caro professore, il prorettore alla didattica ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è evitare qualsiasi forma di polemica, soprattutto interna, in questo momento di forte tensione». Lo scoramento e l’incredulità di Paolo Nori riguardo alla posizione dell’università Bicocca era ben visibile nel corso della diretta: una decisione che porge la mano alla cancel culture e che di fatto non ha nessuna spiegazione plausibile, se non ignoranza della biografia dello scrittore russo, della non conoscenza delle tematiche affrontante nei suoi romanzi e dell’importanza dei suoi scritti nella cultura europea e mondiale.
«Essere un russo è una colpa, anche essere un russo morto – continua Nori nella sua diretta – Quello che sta succedendo in Ucraina è orribile, e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma queste cose qua sono ridicole: un’università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij, non ci volevo credere. Bisognerebbe parlare di più di Dostoevskij. O di Tolstoj, primo ispiratore dei movimenti non violenti, molto ammirato da Gandhi che poi ha perfezionato la pratica. Questa cosa che l’università italiana proibisca un corso su Dostoevskij per evitare ogni forma di polemica è incredibile».
Come riferisce l’Ansa, è arrivato in queste ore il dietrofront della Bicocca che in un comunicato ha precisato che il corso si terrà regolarmente: la rettrice Giovanna Iannantuoni incontrerà, inoltre, Paolo Nori per un momento di riflessione. «L’Università Milano-Bicocca è un ateneo aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto», hanno dichiarato dall’università in una nota pubblicata su Facebook.