Un’equipe di pediatri e neonatologi che lavorano negli ospedali lombardi è pronta a partire per il confine ucraino, per favorire il trasporto a Milano di bambini e ragazzi che necessitano cure e ricovero in una struttura ospedaliera.
«In accordo con il direttore del Dipartimento e Struttura complessa Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano, professor Luca Bernardo – spiega l’assessore al Welfare Letizia Moratti – abbiamo organizzato un’equipe di medici pediatri e neonatologi in grado di recarsi immediatamente al confine ucraino per coordinare l’assistenza e il trasferimento di profughi bambini che necessitano ricovero e cura».
Pazienti e genitori ospitati al Fatebenefratelli
Sono in totale cinquantadue i posti letto che l’ospedale milanese ha ricavato per i piccoli profughi ucraini.
«A disposizione al momento – precisa la vicepresidente di Regione Lombardia – dodici posti letto per bambini più altri 12 per i loro genitori al primo piano della Struttura Complessa Casa Pediatrica del Fatebenefratelli in modalità convitto con la possibilità di accertamenti medici, visite e vaccinazioni. Altri 15 posti letto per piccoli pazienti e genitori, inclusi sei posti di isolamento, saranno resi disponibili al piano terra della stessa struttura, mentre sono 15 i posti di neonatologia riservati a neonati fisiologici, cui si aggiungono sei posti per neonati necessitanti di cure intermedie e altri 4 di terapia intensiva neonatale».
I trasporti sanitari saranno curati per via aerea dall’Agenzia Regionale per l’Emergenza-Urgenza (Areu) di Regione Lombardia che trasferirà i bambini ucraini in condizione di maggiore fragilità sanitaria a Milano, presso il Fatebenefratelli e la clinica Macedonio Melloni.
«La macchina organizzativa e solidale lombarda è pronta – conclude Letizia Moratti – attendiamo solo le istruzioni dalla Farnesina con le modalità operative per procedere».
I profughi ospitati nei covid hotel
L’assessorato al Welfare di Regione Lombardia ha inoltre dato disponibilità al Prefetto di Milano, Renato Saccone, per la conversione di alcuni ‘Covid Hotel’ in centri di accoglienza per profughi ucraini. «Si tratta – ha precisato Letizia Moratti – di 5 hotel di Milano, due a Bergamo e uno a Varese. Un gesto di doverosa solidarietà ed accoglienza per coloro che fuggono da una guerra scatenata in Europa».