In un mondo schiavo della tecnologia, c’è ancora chi sogna di fare il poeta. E se quel sogno, a soli 16 anni, già si trasforma in realtà, non può che essere il destino a illuminarti la via.
Questa è la storia di Gabriele Cioppa, giovane classe 2005 di Cinisello Balsamo, che di mestiere fa lo studente-poeta: «La mia storia comincia nel dicembre del 2019 – racconta Gabriele -. Ho avuto la fortuna di trovare in giro per internet un concorso nazionale di poesia. Non ci ho pensato due volte e ci ho provato, inviandone una così, quasi per ridere. E invece una settimana dopo sono stato chiamato dalla casa editrice perché ero tra i proposti per vincere il primo premio».
Piccolo ‘vizio’ di forma: il regolamento del concorso prevedeva esclusivamente la partecipazione di aspiranti poeti maggiorenni. «Mi sentivo in colpa e ho confessato la mia età – rivela Cioppa -. Dalla casa editrice mi hanno confermato che non potevo prendere parte al concorso, ma mi hanno proposto un progetto che voleva investire sui giovani. Si trattava di una raccolta di poesie di 8 autori: è così che sono entrato in questo progetto poetico con un totale di tredici poesie mie».
Il primo contratto e la prima pubblicazione arrivano così ad appena 15 anni, proprio negli anni in cui la letteratura si impara tra i banchi del liceo (o in Dad, visto il contesto storico in cui stiamo vivendo). «In realtà è una cosa che devo ancora realizzare a pieno. A 15-16 anni sai che sei piccolo e che la scuola dovrebbe essere il tuo unico pensiero, ma l’idea di avere già degli scritti pubblicati è veramente stupenda. Ora vorrei farmi conoscere di più, non per fama, ma per far sapere al mondo che anche le menti giovani hanno un valore e, soprattutto, voce in capitolo».
L’occasione per centrare questo obiettivo non si è fatta attendere: «Una volta pubblicato il primo libro insieme agli altri 7 autori ho ricevuto subito una chiamata per una seconda raccolta di poesie, questa volta molto più ristretta: siamo in totale 4 autori e non più 8». Il libro uscirà nei primi mesi del 2022 e Gabriele Cioppa si dice entusiasta: «Anche se l’importante per me è la consapevolezza di aver firmato due contratti a 16 anni in un lasso di tempo di appena due anni».
Ogni poeta ha la sua fonte di ispirazione. Una scintilla, che fa crescere la passione. Quando si è accesa, dunque, quella di Gabriele Cioppa? «Dal fascino dei grandi scrittori come Giacomo Leopardi ad autori più contemporanei come Alda Merini. La mia è una passione nata dai pensieri complessi che ogni giorno mi trovo ad affrontare, delle emozioni che vivo solo se scrivo su carta. L’ispirazione la trovo nella solitudine, dove ho il tempo di racchiudere ciò che sento e ciò che ho vissuto per poi trascriverlo». Cioppa poi confessa: «C’è però da dire che molti scritti hanno una musa ispiratrice». E allora ‘Quant’è bella giovinezza’, come direbbe Lorenzo de’ Medici.