Il sindaco di Milano Beppe Sala ha espresso la sua solidarietà alla consigliera comunale Silvia Sardone, che nei giorni scorsi ha ricevuto numerose minacce dopo aver espresso la sua contrarietà alla realizzazione di una moschea nel capoluogo lombardo.
Se da un lato la Lega protesta contro l’abusivisimo, dall’altro lato è diverso il pensiero del primo cittadino meneghino: «In un Paese democratico come l’Italia le minacce ricevute da Silvia Sardone sono da condannare in modo assoluto – ha dichiarato Beppe Sala -. A lei la mia solidarietà piena. C’è chi poi, non sorprendentemente, usa questa circostanza per rilanciare la solita polemica sulle moschee. Come assoluta è la mia condanna a chi minaccia, assoluta è la mia adesione ai valori costituzionale e, soprattutto, la mia ferrea volontà di far rispettare la nostra Costituzione, che con l’art. 19 stabilisce: ‘Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume’».