La consigliera del Comune di Milano Silvia Sardone ha ricevuto una vera e propria ondata di odio nei suoi confronti, con insulti e addirittura minacce di morte, a causa della sua posizione politica riguardo alla questione legata alle moschee.
La consigliera della Lega, infatti, ha espresso, in linea con le posizioni del suo partito, la contrarietà alla scelta di creare una moschea in via Novara a Milano e ha avanzato la richiesta di chiudere le moschee abusive presenti in città. Alcuni utenti social hanno attaccato personalmente Silvia Sardone, che è stata vittima di insulti sessisti e minacce violente.
Un fatto che è stato condannato da tutte le parti politiche. In numerosi, infatti, hanno mandato dei messaggi di solidarietà alla consigliera della Lega, come ad esempio la Presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi: «Sono vicina alla Consigliera comunale della Lega Silvia Sardone. Gli insulti e le violenze sono intollerabili e vanno sempre condannati. Uno dei compiti di chi fa politica, dentro e fuori le istituzioni, è proprio quello di tenere all’interno di una cornice civile, di rispetto e di tolleranza, il confronto fra le parti e le varie posizioni, anche quando sono distanti e difficili da conciliare. Mi faccio interprete del pensiero di tutta l’Aula consiliare ed esprimo a nome delle consigliere e dei consiglieri comunali solidarietà alla nostra collega».
Il leader della Lega Matteo Salvini ha condannato le violenze verbali di cui è stata vittima Silvia Sardone: «Insulti e minacce di morte per aver detto no alla moschea a Milano: solidarietà a Silvia Sardone, leghista ma soprattutto donna e mamma, bersagliata da volgarità e violenze intollerabili».
Anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano ha espresso la sua solidarietà alla consigliera Sardone: «Piena solidarietà a Silvia per le vergognose minacce di morte ricevute per essersi semplicemente opposta alla creazione di una nuova moschea a Milano. Nonostante la gravità della situazione sono certo che saprà andare avanti nel suo lavoro con ancora più forza e convinzione. Mai un passo indietro di fronte agli estremisti».