Giovedì 25 novembre, alle 8.30 del mattino ha avuto inizio il presidio dell’Unione Inquilini in via Puccini. Il sit-in cercava di bloccare lo sfratto di sette famiglie ricoverate quattro anni fa nel Residence dall’Amministrazione Comunale precedente, in attesa di un’assegnazione di casa popolare.
«Appena insediata, l’attuale giunta ha tentato di buttare in strada queste famiglie insieme a tante altre alloggiate in altri Residence e in alloggi in sub affitto. L’Unione Inquilini è riuscita fino ad ora a rinviare l’esecuzione dello sfratto provocata dal Comune con la sospensione dei pagamenti al proprietario del Residence e a impugnare le finite locazioni avviate sempre dall’Assessore alla casa», dichiara l’Unione Inquilini.
Anche ieri il sindacato ha ottenuto un rinvio fino a febbraio degli sfratti «ma il nostro obiettivo è anche quello di costringere la Giunta di Sesto a farsi carico dell’emergenza sfratti presentando al Prefetto l’elenco delle famiglie che possono utilizzare la normativa per le morosità incolpevoli, attuando la normativa che prevede l’assegnazione temporanea degli alloggi SAT», commenta L’unione Inquilini.
E l’incontro con il Prefetto sarà martedì prossimo nel quale il sindacato vuole discutere delle iniziative che la Prefettura intende mettere in atto per sostituirsi alle «assenze colpevoli» dell’Amministrazione di Sesto e per garantire il passaggio da casa a casa di chi si trova a dover lasciare il proprio alloggio (a Sesto sono 670 gli sfratti in esecuzione).
«Valuteremo l’opportunità di denunciare la Giunta di Sesto per omissione di atti d’ufficio, ma oggi abbiamo l’urgenza di evitare che centinaia di famiglie finiscano in strada anche se le soluzioni ci sono: – abbiamo 150 alloggi pubblici vuoti che non vengono messi in assegnazione, – il fondo comunale sub affitti viene utilizzato per scopi diversi da quello di stipulare contratti con i piccoli proprietari di case per poterle sub affittare alle famiglie in difficoltà alloggiativa, – le assegnazioni in emergenza sarebbero possibili se solo il Comune rispettasse il Regolamento Regionale», commenta il sindacato.
Centinaia di famiglie vivono da anni con l’angoscia dello sfratto che incombe, con un reddito che non consente di affittare una casa sul mercato libero, con agenzie private che si rifiutano di stipulare contratti con immigrati o con persone che hanno un lavoro a tempo determinato, con istituzioni pubbliche che non vogliono e a volte non sanno svolgere il loro ruolo. «La prefettura non può far finta di non vedere quello che sta accadendo a Sesto. Anche il Prefetto ha delle responsabilità e non può girarsi dall’altra parte», conclude l’Unione Inquilini.