Il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo aver ricevuto la lettera da parte del Prefetto Renato Saccone che invitava i sindaci ad adottare nelle città tutte le misure possibili per proteggere le persone dalla possibile diffusione del Covid 19, ha firmato l’ordinanza che impone l’uso della mascherina anche all’aperto nelle zone centrali del capoluogo lombardo. Una misura che mira a contenere il numero di contagi, in aumento negli ultimi giorni, e, di conseguenza, evitare il passaggio a una fascia di rischio maggiore per la regione Lombardia, attualmente in zona bianca.
A partire da sabato 27 novembre, dalle ore 10 alle ore 22, tutti i giorni, sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto, lungo l’asse tra piazza San Babila e piazza Castello e l’obbligo resterà in vigore fino al 31 dicembre.
Le vie e le piazze comprese nel provvedimento sono piazza Castello, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio, via Orefici, via e piazza Mercanti, piazza del Duomo, Galleria e corso Vittorio Emanuele II e piazza San Babila. L’ordinanza, dunque, impone la mascherina a prescindere dalla presenza o meno di assembramenti in delle zone in cui si prevede un costante afflusso di persone, in occasione delle festività natalizie. Il provvedimento, perciò, ha una natura preventiva e cautelativa in un’area della città particolarmente interessata da eventi, mercatini e attività commerciali.
Per quanto riguarda le altre aree di Milano, la normativa nazionale dispone che in zona bianca e all’aperto bisogna avere sempre con sé la mascherina ed è obbligatorio indossarla in situazioni in cui non può essere garantito il distanziamento interpersonale o vi sono assembramenti, come ad esempio in un mercato o in una fiera.
Come concordato con il Prefetto, saranno attivati dei controlli da parte delle Forze dell’ordine e in particolare della Polizia locale, che saranno presenti nei punti strategici e in Galleria Vittorio Emanuele II. Nei primi giorni, gli agenti inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo che prevede una sanzione di 280 euro se pagata entro cinque giorni o 400 euro in caso di mancata ottemperanza.