Fare il sindaco non è cosa semplice. Oneri e onori, qualcuno potrebbe dire. Sì, forse una volta, oggi tutto è diverso. Sono tanti, anzi troppi, i primi cittadini chiamati dalla giustizia a rispondere in prima persona di responsabilità penale, civile, amministrativa ed erariale, spesso per colpe altrui.
Il sindaco è comunque sempre responsabile di quello che accade alle infrastrutture del suo Comune, anche al di là delle sue conoscenze. Un incidente, un danno a terzi, chi ne risponde? Per carità, la magistratura in tutto questo fa il suo lavoro, ci mancherebbe altro e bene fa ad applicare le leggi. L’Anci non chiede l’immunità e tanto meno l’impunità per i sindaci, ma un giudizio sulle effettive responsabilità del primo cittadino. Sindaci di sinistra, destra, 5 Stelle e civici, uniti nel dire che spesso si pagano responsabilità di altri.
Dopo la condanna della sindaca di Torino Chiara Appendino per la tragedia di piazza San Carlo, furono 3.347 i sindaci italiani che firmarono l’appello del presidente Anci, Antonio De Caro per invitare il parlamento a una modifica della legge sulle responsabilità dei primi cittadini. Insomma, verrebbe da dire, dare a Cesare quel che è di Cesare.
Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani