Nella serata di venerdì 29 ottobre, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università della Terza Età di Sesto San Giovanni.
La cerimonia ha avuto luogo nella sede dell’Ute, in via Risorgimento 90, alla presenza del Magnifico Rettore Claudio Gazzola, del presidente Nino Berti, del Luogotenente della Guardia di Finanza Brunello Mereo, del presidente de La Pelucca Giuseppe Nicosia e dell’assessore del comune di Sesto Roberta Pizzochera.
Il ventisettesimo anniversario dell’Ute è iniziato con un graduale ritorno alla normalità, ovvero con la possibilità di frequentare le lezioni in presenza, mantenendo anche la possibilità della frequenza online. Saranno disponibili 59 i corsi attivi quest’anno, afferenti a tutte le aree del sapere, da quella umanistica, all’area scientifica ed economica.
Le parole del presidente di Ute, Nino Berti, che si è soffermato sulla ripresa delle lezioni in presenza e sulle difficoltà e le sfide che la pandemia ha portato all’Ute: «Volevamo vedere di persona i nostri corsisti e i nostri docenti. Infatti, siamo stati sottoposti ad un impegno importante alla loro assistenza. La messa in funzione delle nuove modalità comunicative è stata possibile grazie a un cospicuo contributo finanziario della Fondazione Comunitaria Nord Milano e della Bcc Milano, ai quali va un grande ringraziamento, per averci permesso, con il loro contributo, di installare nuovi proiettori, telecamere, computer e vari elementi di impiantistica che ci hanno consentito di trasmettere anche online circa 30 corsi, due corsi solo online e gli altri 25 in presenza. Pur mettendo in atto tutte le misure precauzionali, la pandemia ha contribuito fortemente a far emergere nei confronti dei nostri potenziali scritti alcune remore, ed è per questo che attualmente ci sono 440 iscritti e gli incassi sono diminuiti. Perciò, per mantenere alto il nostro livello e non penalizzare l’operatività della Ute, i Lions di Sesto sono intervenuti e intervengono per sostenerci».
L’intervento del Rettore Claudio Gazzola: «Abbiamo aperto quest’anno con 59 corsi, questo vuol dire quasi 60 docenti volontari che si sono impegnati. Si rinnova ormai da 27 anni l’impegno nella condivisione del sapere: i nostri docenti sono esperti che insegnano su base volontaria, come tutto il consiglio di amministrazione è qui come volontario, e questa è una cosa bellissima. È un piacere aver riaperto i corsi in presenza. Quando, a metà degli anni 70 a Tolosa, un gruppo di professori universitari ebbe l’idea di aprire dei corsi per il benessere fisico e psichico degli anziani all’interno dell’università, ancora non avevano l’idea del bene che avrebbero fatto».
Le parole dell’assessore Roberta Pizzochera: «È molto interessante leggere l’elenco dei corsi dell’Ute, perché dà l’idea che tutti gli iscritti siano ancora curiosi come dei bambini, con una grandissima voglia di conoscere e di approfondire. Faccio i complimenti ai docenti che con grande difficoltà hanno affrontato i disagi della didattica a distanza e anche agli studenti per aver vissuto questo periodo in cui è più difficile apprendere. Fortunatamente siamo tornati in presenza e questo è un buon inizio per il ventisettesimo anno dell’Ute».