La stesura del grande libro della storia di Cinisello Balsamo passa attraverso le tradizioni e l’impegno che tante persone, in vesti e ruoli diversi, hanno messo in campo per contribuire a scriverne pagine e pagine.
In via Ferri c’è un ristorante, La Cambusa, che da 55 anni contribuisce a far conoscere la città in Italia e nel mondo. Sono proprio queste le motivazioni con il quale l’amministrazione ha attribuito la Spiga d’Oro al ristorante, la massima riconoscenza del Comune di Cinisello Balsamo. Ed è per questo che tra i tavoli del ristorante si può trovare la storia della città. «Ogni componente della nostra famiglia – spiegano Michele e Pietro Disabato, dal 1993 gestori del ristorante rilevato dallo zio Vincenzo Crapuzzi -, con modalità e storie diverse, ha legato la sua vita a Cinisello. Questa è la città che ci ha adottato in un’epoca nella quale in molti siamo arrivati dal Sud in cerca di un lavoro e di un luogo nel quale mettere radici e famiglia».
Era infatti il 1966 quando Crapuzzi avviò una piccola pizzeria portando un servizio che mancava in una delle zone più periferiche e problematiche della città. Oggi, 55 anni dopo, La Cambusa è il ristorante più longevo a Cinisello, punto di riferimento storico e culturale.
«Dopo tutto questo tempo – proseguono dalla famiglia Disabato -, il ristorante si trova ancora nella posizione originale, con l’identica gestione familiare: un caso assolutamente raro per la ristorazione». La storia nella storia di Cinisello: è da ricercare negli anni Ottanta, nel pieno della crisi economica, la svolta che trasformò la Cambusa da pizzeria a ristorante, con l’obiettivo di farsi conoscere anche al di fuori della città. «Una scelta che ha sicuramente pagato e che ancora oggi permette a Cinisello Balsamo di farsi riconoscere come un luogo del buon gusto».
Non solo cucina nei 55 anni di storia della Cambusa. L’impegno per il sociale, nei confronti dei più bisognosi, ha sempre contraddistinto il lavoro del ristorante. Su tutte, le donazioni per la Fondazione Exodus di don Mazzi, per il Niguarda e per l’impegno di don Alberto Beretta, della parrocchia di San Pietro Martire in Crocetta, anche lui premiato con la Spiga d’Oro. Ma non solo. Durante le settimane più dure della pandemia, nonostante
la chiusura forzata e le difficoltà economiche che ne sono derivate, non è mancato il sostegno alla città: «Abbiamo preparato qualche pranzo o cena per le famiglie che non riuscivano a mangiare, portando i pasti a casa. Abbiamo provato ad aiutare chi era in diff icoltà». La Cambusa, infine, è stata scuola di cucina anche per tanti chef e ristoratori che si sono formati per poi aprire ristoranti, sia a Cinisello che fuori città, tra la Brianza e Milano.