L’estata italiana di sport si è chiusa nel modo più trionfale possibile: l’Italia maschile di volley battendo per 3-2 la Slovenia ha vinto gli Europei, 16 anni dopo l’ultima volta.
Un successo che si va ad aggiungere a quello della femminile sempre di volley (mai nessuna Nazionale era riuscita la doppietta nello stesso anno), ai record e alle medaglie di Olimpiadi e Paralimpiadi, insieme ai titoli continentali delle nazionali di calcio maschile e softball femminile. Un’estate da record dove anche il Nordmilano si è ritagliato un ruolo di assoluto prestigio.
Nella finale vinta dall’Italia per 3-2 contro la Slovenia c’è infatti la firma del padernese Yuri Romanò, 24 anni, uomo chiave nel successo degli azzurri. Entrato in campo nel quarto set, quello decisivo con la Slovenia avanti 2-1, Romanò tira fuori dal cilindro una prestazione superlativa: è lui il giocatore chiave per la rimonta azzurra che porta la partita al quinto set. Anche nel tie-break il padernese si conferma determinante: tre punti consecutivi che mettono l’Italia sulla strada verso il settimo titolo continentale. Romanò, che già due anni fa aveva rappresentato l’Italia alle Universiadi, chiuderà la sua finale con 11 punti e una percentuale di attacco pari al 90%.