La situazione geopolitica in Afghanistan ha tenuto banco in questi giorni e ha focalizzato l’attenzione di tutto il mondo. La vittoria dei talebani e la presa di Kabul hanno sancito la fine di una missione ventennale delle maggiori forze occidentali, a guida Usa e Nato.
Il panorama resta molto incerto e spinoso. Infatti, le politiche internazionali dovranno far fronte a una situazione che desta molta preoccupazione, soprattutto per le condizioni di vita che gli afghani dovranno affrontare d’ora in poi. In particolar modo saranno le donne e le bambine a subire la peggio e a vivere ai margini della società, subendo ripercussioni violente da parte dei talebani.
Le scene che in questi giorni si sono viste, persone che pur di fuggire e scappare dal paese si sono aggrappate agli aerei in volo, cadendo nel vuoto, danno l’idea di un clima di disperazione.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, commenta la questione afghana, sottolineando come un coordinamento a livello internazionale sia fondamentale e, inoltre, che la città è pronta ad accogliere i profughi destinati sul territorio milanese: «La questione afghana è di una dimensione e di una complessità di portata storica, e per questo può essere gestita solo attraverso un coordinamento a livello internazionale. In attesa che il Governo ci dia adeguate istruzioni, ci stiamo preparando a livello locale. Stiamo prendendo contatto con le ONG che operano a Milano e che, in alcuni casi, hanno esperienza diretta in Afghanistan. Allo stesso tempo ci stiamo preparando con i nostri servizi sociali a gestire l’accoglienza dei profughi che dovessero essere indirizzati sul territorio milanese».