Non è passato inosservato l’annuncio, da parte dell’assessore di Sesto San Giovanni Maurizio Torresani, di un imminente addio in giunta.
Anzi, al contrario, si è aperto un vero e proprio dibattito politico. Torresani lascerà l’incarico il prossimo 31 agosto: «Le dimissioni dell’assessore Torresani, sicuramente non spontanee, non sono una sorpresa – attacca l’ex sindaco di Sesto Monica Chittó -. La voce era stata fatta girare, ad arte, da tempo. Tutti sapevano e nessuno sapeva. Tutti sanno e nessuno sa chi assumerà dopo di lui quel ruolo così importante e così delicato in una Città in continuo cambiamento. Un ruolo che l’assessore dimissionario ha esercitato con noncuranza, svogliatezza, distrazione, incapacità politica, senza passione e senza visione. Ma alla fine di tutto, chi ha tradito chi?».
Chittó ha poi proseguito: «Un assessore che è rimasto in giunta dopo che il suo referente politico ha mollato il colpo a pochi mesi dalla nomina di vicesindaco perché incapace di farsi valere con i suoi consiglieri e con il suo sindaco? Un vice che non avrebbe mai dovuto accettare quell’incarico perché solo restando consigliere comunale avrebbe potuto esercitare con forza e determinazione un ruolo da leader per mantenere le promesse fatte ai suoi elettori? Ingenuità o vanità poco importa. Un sindaco che ha sfruttato pro domo sua una situazione alla continua ricerca di alleati fedeli e non leali? Un gruppo di consiglieri comunali che, nell’aprile del 2017, ha sottoscritto una Carta dei Valori nella quale si recitava che i loro valori e i loro ideali erano quelli della laicità, della libertà, della democrazia, della giustizia sociale, dell’antifascismo, del rispetto dell’ambiente, della cultura, della solidarietà, della trasparenza, del rispetto dei diritti umani, dell’accoglienza, delle pari opportunità e della democrazia partecipata? Valori tutti prontamente disattesi e utilizzati solo per ingannare i tanti elettori che li hanno scelti come rappresentanti di un progetto politico».
L’ex sindaco di Sesto San Giovanni ha poi concluso rincarando la dose: «Ma alla fine di tutto, chi ha tradito chi? Sicuramente a essere stati traditi sono stati i tanti elettori che in quel progetto avevano creduto. Usati e abbandonati. Irrisi e derisi fino all’ultimo, perché le ferie all’assessore Torresani bisogna pur garantirgliele, e pagargliele, visto che lascerà il suo incarico solo alla fine di agosto».
Anche il Movimento 5 Stelle di Sesto San Giovanni si è espresso sulla questione: «Apprendiamo dagli organi di stampa e dai canali social delle dimissioni dell’assessore Torresani: e con lui sono 4. Quattro anni e quattro dimissioni da questa giunta, una hiunta ormai sempre più verde-nera. Molti diranno ‘Torresani chi’? In effetti, è stato impalpabile il suo operato, molto camaleontico, ma visti i risultati dei suoi colleghi di giunta sotto gli occhi e nelle tasche di tutti, è stato meglio così. Non sappiamo se queste lotte le ‘Vince ello’ o ‘Vince ella’, certo che lo spettacolo che questa giunta dà di se stessa è assai ‘Magro’ e certamente non è ‘D’Amico’ della città. Ora, vista la vicinanza delle elezioni nella nostra città, ci saranno persone ‘A Iosa’ che si proporranno per quella carica. Che vinca il o la migliore, anche se spesso lo sgambettatore o la sgambettatrice sono quelli che ne prendono il posto».
Dal canto suo l’amministrazione comunale ha scelto di non rilasciare dichiarazioni sull’argomento almeno fino al 30 agosto, e cioè fino alla data ultima in cui Torresani ricoprirà il ruolo di assessore.