L’Ad di Milanosesto Bonomi fa il punto sul progetto di rigenerazione urbana nelle ex aree Falck

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L’amministratore delegato di Milanosesto Spa Giuseppe Bonomi racconta in un’intervista a Genioeimpresa.it, il web magazine di Assolombarda, le implicazioni del grande progetto di rigenerazione urbana nelle ex aree Falck.

Si tratta, infatti, del più grande progetto di rigenerazione urbana in corso in Italia e uno dei più importanti in Europa, che ha come oggetto quasi un milione e mezzo di metri quadrati su cui è previsto un investimento finanziario molto di circa 4 miliardi di euro.

Nell’intervista di Genioeimpresa l’Ad di Milanosesto Giuseppe Bonomi si sofferma sulla portata di questo progetto: «Parliamo della costruzione di una vera e propria nuova città che andrà in qualche modo a rimarginare e ricucire quella grande ferita nel tessuto urbano dell’area metropolitana di Milano e che, su scala più ampia, rappresenta un tassello importante nell’ambito della regione urbana milanese, tra Milano-città e la Brianza, con una sua centralità data anche da una buona dotazione infrastrutturale (la ferrovia, la linea rossa del metrò, il sistema delle autostrade e delle tangenziali contermini)».

Proseguendo l’intervista, inoltre, Bonomi fa il punto sulle future tappe: «Entro luglio prenderà avvio il cantiere per la costruzione della nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. Sarà una stazione a ponte, progettata da Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners, che ricongiungerà finalmente due parti di città che i binari avevano separato. Entro i primi mesi del 2022, in prossimità della nuova stazione, apriranno altri due cantieri: verso sud quelli del lotto ‘Unione Zero’ sviluppato grazie all’investimento privato di Hines e altri operatori, con le prime quote di residenza (libera e convenzionata), uno studentato, un albergo, spazi commerciali e una quota di terziari a uffici; verso nord quelli della Città della Salute e della ricerca progettata da Mario Cucinella. In concomitanza con questi due cantieri saranno avviati i lavori per recuperare e destinare a funzioni commerciali, culturali, associative alcune delle grandi archeologie industriali (tra cui il Treno Laminatoio utilizzato per l’assemblea di Assolombarda) e sarà avviata la realizzazione della prima metà del grande parco che costituirà in futuro il cuore verde di tutto l’intervento».