Un albero a Cusano Milanino per ricordare tutte le vittime di mafia, nel giorno in cui si commemora la strage di via d’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino.
«19 luglio 1992. Non erano ancora trascorsi 2 mesi dal 23 maggio, dalla strage di Capaci dove avevano perduto la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca e gli uomini della sua scorta – ha ricordato il sindaco di Cusano Milanino Valeria Lesma -. Dopo quel 23 maggio gli eventi precipitarono e Paolo Borsellino ne era perfettamente consapevole. Era arrivato un carico di tritolo a Palermo che sapeva essere destinato a lui. 19 luglio 1992. Una fiat 126 esplode a Palermo in via d’Amelio uccidendo 6 persone: il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta. L’anno successivo la madre del giudice farà piantare un ulivo nel cratere dell’esplosione, simbolo di pace e di vita.19 luglio 2021. Non sono ancora trascorsi 2 mesi dal 23 maggio, da quando piantammo il nostro ulivo: l’ulivo Falcone e Borsellino in memoria e in onore di tutte le vittime della mafia. Il nostro compito, come Istituzioni ma anche come semplici cittadini, dovrà essere quello di formare le nuove generazioni al rispetto del principio di legalità. Perchè, come disse Paolo Borsellino, la mafia non si combatte solo con azioni di repressione, ma anche e soprattutto con un movimento culturale e morale».
L’albero si trova davanti al Municipio di Cusano Milanino, in piazza Martiri di Tienanmen ed è stato il luogo in cui nella mattinata del 19 luglio si è tenuta la commemorazione. Lesma ha poi concluso ringraziando i presenti: «Grazie al consigliere regionale del M5S Luigi Piccirillo, alla dottoressa Ombra del pool antimafia della Procura di Milano, a Pino Cassata della Associazione Agende Rosse, alla Banda Santa Cecilia di Cusano Milanino, alla piccola e bravissima Margherita che ha cantato il nostro Inno di Mameli, alla Polizia Locale, ai Carabinieri, alla Protezione Civile e a tutte le Associazioni cittadine che hanno presenziato a questo momento».