Il calcio sopra a tutto. Una vittoria scaccia pensieri che ci ha fatto sentire forti, leoni, anzi tigri, per non fare torto agli inglesi. Campioni d’Europa, del mondo di tutto.
Re per una notte o, se preferite, principe (e due, chi vuol capire capisca) nonostante i problemi, anzi, per l’occasione spariscono, perché siamo tutti uguali. Altro che notti dei pensieri, passate a non dormire. Queste sono state magiche, costi quel che costi, mettendo in piazza tutta la felicità, anche oltre, poi domani si vedrà.
In quanti avranno pensato a questo. Di fronte alla vittoria non vi è stata pandemia che tenga, tutti o quasi ad esultare attaccati e abbracciati, senza mascherine, sbagliato diciamo noi. Chi se ne frega di tutto avranno detto in molti, siamo
i più forti e non vi sono restrizioni, dinnanzi al successo calcistico. La tristezza, così come i problemi in molti, è sparita al calcio di rigore parato da Donnarumma, dando così via alle esultanze e caroselli cittadini. Ma sì, per un giorno o due, gridiamolo al mondo, siamo i più forti!
Poi semmai domani, nuovamente nel caos e alla ricerca di un lavoro e di noi stessi. Insomma tra realtà e ironia nel racconto di queste poche righe il tutto è rimandato alle prossime vittorie… e feste, sperando di non incappare nel proverbio ‘passata la festa, gabbato lo santo’.
‘Il Termometro Nazionale’ è l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, a cura del direttore Marco Fabriani