Stiamo bene in Crocetta è il nome del nuovo progetto che si svolgerà a partire da luglio a Cinisello. L’obiettivo del progetto è quello di creare un distretto sperimentale attraverso una rete dove pubblico e privato, sociale e sanitario, incontrino i bisogni dei cittadini e, con i cittadini stessi, predispongano una serie di azioni e servizi volti alla tutela del benessere degli abitanti. Una sperimentazione di welfare generativo nato dal lavoro all’interno del ‘Tavolo Povertà: la Solidarietà in città’ di Cinisello Balsamo, grazie alla collaborazione tra Amf-Farmacie Comunali, la cooperativa Il Torpedone e la Fondazione per la Famiglia Edith Stein onlus, che vede anche il sostegno dell’amministrazione comunale. La durata del progetto sarà di un anno e mezzo.
Crocetta è un quartiere che si divide in tre ipotetiche aree a causa della spaccatura determinata dalle grandi arterie stradali che lo attraversano e questa divisione ha determinato una condizione di separazione storica sia nel quartiere stesso che dal resto della città. La strutturazione dello spazio tende, quindi, a creare luoghi che poco comunicano tra di loro e che possono produrre scarsità di collegamento tra i cittadini e i servizi.
«La frammentarietà dei servizi, la composizione del quartiere, la difficoltà di unitarietà degli interventi, fanno sì che gli abitanti del quartiere siano tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria e sociale, non solo a causa del covid, per difficoltà legate all’integrazione, alla scarsità di mezzi culturali ed economici, alla poca conoscenza del territorio», ha spiegato Veronica Salerio, coordinatrice del progetto ed operatrice della cooperativa Il Torpedone -. Questo comporta un malessere che può manifestarsi in diversi comportamenti rischiosi, come la scarsa prevenzione o le scarse reti sociali, che vanno a peggiorare la salute generale dell’individuo. Per questo ai numerosi servizi e progetti già attivi, si vogliono affiancare azioni nuove, sviluppate in sinergia con i cittadini stessi, che diventano quindi risorse per il quartiere, mettendo in campo le proprie competenze».
«La svolta apportata all’interno del tavolo con la costituzione di gruppi di lavoro eterogenei, coordinati dal settore Centralità della Persona, sta portando i frutti del gioco di squadra. Le peculiarità di ogni associazione, in particolare del Terzo Settore, sono il comune denominatore per future ulteriori collaborazioni», ha dichiarato Riccardo Visentin, assessore alla Centralità della persona.