Covid, esercizio fisico post lockdown in aiuto dei ragazzi

La dottoressa Marcella Mauro, psicologa del Centro di Neuropsicologia dell’Apprendimento in Humanitas Medical Care Milano, sostiene che il supporto psicologico in sostegno ai ragazzi che sono stati parecchi mesi prigionieri nelle loro case a causa del Covid-19 è importante ma anche l’autoregolazione con l’esercizio fisico ha i suoi benefici, perché nonostante i molteplici studi, non si conosce ancora molto sugli effetti a lungo termine delle pandemie sulla salute mentale di bambini e adolescenti.

Mente, cervello e corpo sono interconnessi. «Quando il bambino è sotto pressione – spiega la dottoressa Mauro sul sito dell’Humanitas Medical Care – il cervello produce alti livelli dell’ormone dello stress, il cortisolo, unitamente all’adrenalina. Un aumento del cortisone può aumentare l’ansia e la disregolazione. Quando questo accade, le abilità funzionali e di comunicazione sociale diminuiscono – perché il cervello non può accedere alla corteccia prefrontale, che controlla il funzionamento esecutivo. Questo processo innesca una risposta di lotta o di fuga portando così un enorme picco di adrenalina. Numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico riduce i livelli di cortisolo e di adrenalina, aumentando la dopamina e altre endorfine; in altre parole, aiuta a migliorare la regolazione emotiva. Inoltre gli esercizi preparano il cervello a concentrarsi maggiormente e ad imparare. Possono essere fatti al mattino, prima delle lezioni, oppure al pomeriggio prima dei compiti a casa, o nei momenti in cui il bambino ha bisogno di decomprimersi». L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un programma di esercizio fisico studiato per adolescenti e per bambini che gli adulti possono monitorare facilmente tra le mura domestiche.

Il programma spiega che in una condizione di isolamento sociale è consigliato che i ragazzi possano scandire il tempo con delle abitudini quotidiane che consentano l’organizzazione della giornata, con studio, musica, hobby, attività fisica che in questa situazione deve assumere un ruolo prioritario per mantenere lo stato di benessere generale e che contribuirà a far recuperare la fiducia in se stessi e l’autostima. L’esercizio fisico, ora che il clima lo consente anche all’aperto, è un modo semplice ed efficace per gestir lo stress, per migliorare la qualità del sonno e rendere attiva la mente facendola reagire al senso di frustrazione e di costrizione che si è accumulato nei mesi di emergenza. 

Flavia Pruner