Quest’oggi il Termometro si occupa del via libera alla vaccinazione eterologa, al ‘mix’ di vaccini che tanto ha fatto (e sta facendo) discutere.
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato il mix vaccinale; a tutti gli under60 che hanno ricevuto AstraZeneca come prima dose di vaccino verrà somministrata una seconda dose di vaccino mRna Pfizer o Moderna. Seconda dose che arriverà tra le 8 e le 12 settimane dalla prima.
Si tratta di una situazione ‘accettabile e gestibile’, scrive l’Aifa, sebbene vi sarebbe una maggiore frequenza di effetti collaterali ‘a breve termine’ e di grado lieve/moderato. Ma nulla da temere; eppure, nonostante le istruzioni fornite, le Regioni sembrano navigare in acque diverse, seguendo ognuna la propria rotta: c’è chi seguirà le nuove disposizioni, chi dice ‘no’ alla seconda dose diversa dalla prima, chi, ancora, valuterà caso per caso, poi alla fine tutti insieme. Ma non è colpa loro, ma di chi genera confusione all’interno dell’organizzazione vaccinale.
Inizialmente AstraZeneca con prima e seconda dose, poi no, meglio la seconda con Moderna o Pfizer. Idee chiare, verrebbe da dire. Intanto in tutta questa baraonda mediatica, la variante ‘Delta’ avanza e va immediatamente sconfitta.
L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani.
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