La realizzazione della moschea nell’area di via Luini a Sesto San Giovanni è il punto chiave dell’intero Pgt approvato a Sesto San Giovanni.
Sulla questione è tornato nuovamente il Pd di Sesto San Giovanni: «La variante al Pgt ha confermato la destinazione dell’area di via Luini ad attrezzatura religiosa. Prevalgono il buon senso e la conciliazione che da sempre abbiamo auspicato. Viene ribadito il diritto di culto. Anni di guerra giudiziaria e culturale, a spese dei cittadini, potevano essere evitati».
Il Partito Democratico di Sesto ha aggiunto, come annunciato anche dal sindaco Roberto Di Stefano, che secondo le norme tecniche adottate con la variante, nell’area di via Luini (2.435 metri quadri), sarà possibile realizzare una sala preghiera di 730 metri quadri (If 0,3 mq/mq), più le varie premialità, alta 10 metri, con un portico esterno di 240 metri quadri (Ic 40%). I parcheggi dovranno essere 1.500 metri quadri ma potranno essere realizzati su un unico piano (Ros 60%). «Verrà assegnata con pubblico avviso – spiegano dal Pd -, ma finora ha presentato istanza solo la comunità islamica, che pure è titolare di una convenzione ancora valida».
Dal Pd hanno concluso: «È impossibile, quindi, affermare con certezza se verrà realizzata, oppure no, una moschea. All’oggi è l’ipotesi più probabile. Nel caso, verrà realizzato lo stesso progetto di prima, con una sala preghiera un po’ più grande e con i parcheggi al posto delle funzioni culturali. Una scelta incredibile, contraria alla modernità e alla logica, soprattutto in previsione della nuova fermata Mm del Restellone. La dimostrazione pratica dell’inadeguatezza del nuovo Pgt targato Lega e Fratelli d’Italia».