Lunedì 14 giugno alle 21 è in programma un nuovo evento on line organizzato da Movimento Scuola Aperta. Sarà una nuova occasione per parlare dei metodi educativi e dell’importanza della outdoor education all’interno delle scuole. Infatti, in questo delicato periodo storico la outdoor education risulta essere un modo per ripensare il sistema scolastico.
Il Movimento Scuola Aperta è nato con il lockdown di marzo, in risposta all’ennesima chiusura delle scuole, non solo per richiederne l’apertura ma anche per iniziare a lavorare su una nuova idea di scuola. «Ci siamo unite il 4 marzo intorno al tema della chiusura della scuola, siamo scese in piazza a protestare e nello stesso tempo abbiamo cominciato ad avanzare proposte», – ha raccontato Elena Morabito, una delle esponenti del Movimento Scuola Aperta, – «Abbiamo trovato una bella risposta da parte dei genitori che hanno partecipato ai presidi ma anche al nostro primo incontro on line il 3 maggio. È stata l’occasione di iniziare un dialogo con le scuole, partendo dai genitori e da qualche insegnante».
«Rimettere la scuola al centro significa soprattutto considerare questo momento delicato come possibile generatore di riflessioni e proposte educative in cui poter rivedere alcuni aspetti della scuola tradizionale», – ha dichiarato Valentina Comite, esponente del Movimento Scuola Aperta, – «Dobbiamo ripartire dal nostro territorio perché è quello su cui concretamente possiamo provare ad incidere». A questo proposito, è in corso con l’Amministrazione e il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo un dialogo positivo, che il Movimento si augura possa proseguire in una collaborazione concreta, avendo riscontrato da parte dell’ente locale interesse circa le istanze presentate.
Su questo tema è stato presentato dalla Lista Cinisello Balsamo Civica e dal Pd un emendamento al Documento Unico di Programmazione, approvato all’unanimità in consiglio comunale, che sancisce l’impegno del comune a valorizzare le forme di educazione outdoor come strumento di lavoro per favorire gli apprendimenti diretti dei bambini. «Le nostre prossime azioni sono quelle di lavorare in rete con le realtà del terzo settore per costruire nuove proposte progettuali e di individuare classi disponibili per avviare una sperimentazione. Saranno alcuni dei temi che affronteremo nel prossimo incontro», ha concluso Rita Piano, anche lei nel Movimento.