La protesta contro la realizzazione delle vasche all’interno del Parco Nord ‘sbarca’ al Giro d’Italia. L’Associazione Amici Parco Nord, infatti, ha annunciato la sua presenza alla corsa più antica d’Italia.
«Ci saremo anche noi – dichiarano dall’Associazione Amici Parco Nord, domenica pomeriggio, al passaggio del Giro d’Italia, ad applaudire e a incitare i campioni. Ci saremo con la stessa voce, a gridare slogan, a batterci in difesa del Parco, a denunciare il sacrificio di un bosco di migliaia di alberi (abbattuto nel Parco Nord), per costruire al suo posto una immensa vasca di laminazione da riempire con l’acqua sporca e inquinata del Seveso e con i reflui fognari».
L’associazione, così come i comitati e la stessa amministrazione di Bresso, da anni porta avanti la battaglia contro il progetto che prevede la realizzazione delle vasche all’interno del Parco Nord, sul territorio del Comune di Milano ma a strettissima vicinanza con un popolosissimo condominio di Bresso. Una vicenda che non è destinata a esaurirsi, nonostante da circa un anno i lavori all’interno del parco siano cominciati, con l’abbattimento di alcune piante. Dal canto suo il Comune di Milano ha più volte annunciato il progetto, che prevede le dovute compensazioni per ciò che verrà tolto.
Ma i comitati e l’associazione non ci stanno: «Chiediamo che almeno la vasca, questa vergogna, sia dichiarata dallo stesso Comune di Milano e dalla Regione Lombardia una soluzione di emergenza, stabilendone da subito e comunque prima del completamento, la scadenza. Inoltre entro tale termine di scadenza (10/15 anni?), sia realizzata la soluzione alternativa e definitiva. La legge regionale n. 4/2016 individua la soluzione alternativa nella Invarianza Idraulica e nel suo principio della prevenzione: l’unico criterio da adottare contro il rischio idrogeologico. Noi vogliamo che sia applicata la legge. Il fiume Seveso è inquinato da 1.420 scarichi abusivi. Noi chiediamo da anni che si metta fine allo stato di illegalità e di abbandono del fiume; di più, chiediamo che si realizzi il Parco Fluviale del Seveso, uno straordinario corridoio ecologico portatore di bellezza, di biodiversità e di frescura a beneficio soprattutto di Milano. L’acqua piovana che finisce nelle fogne è uno scandalo inaudito. L’acqua che da vita e che è stata la fortuna di Milano, deve essere raccolta e usata per contrastare le siccità, che si incominciano ad avvertire pure nella pianura padana, e per gli usi domestici e quelli industriali in cui non c’è bisogno dell’acqua potabile, captata a sempre maggiori profondità e con grande dispendio energetico».
L’associazione, domenica 30 maggio dalle 14 alle 17, si posizionerà in via per Bresso in fondo al campovolo, nel punto in cui i ciclisti usciranno da Bresso ed entreranno di fatto a Cinisello Balsamo.