Cinisello, dalla sinistra si insiste sul bilancio: «Non c’è linea strategica»

comune cinisello balsamo

Il tema del bilancio continua a tenere banco tra la maggioranza e, soprattutto, la minoranza di Cinisello Balsamo.

Dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale nelle scorse settimane del documento previsionale, la minoranza continua a battere il chiodo sull’assenza di una linea strategica da parte dell’amministrazione. «È un bilancio povero, senza progetti», ha commentato il consigliere comunale del Pd Luca Ghezzi che ha poi proseguito: «L’unico obiettivo è quello dell’aumento dell’imposizione fiscale: hanno ridotto l’Irpef, ma non hanno reintrodotto la fascia d’esenzione fino a 5mila euro. Più in generale, non si capisce cosa succederà nei prossimi due anni, non ci sono linee, tracce o indicazioni».

Dal canto suo l’amministrazione si dice invece pronta a guardare al futuro: l’approvazione del bilancio era infatti stata presentata come l’avvio di una stagione delle opere. Una luce in fondo al tunnel dell’emergenza covid, anche per il Comune. La cifra destinata agli investimenti per il 2021 è di 31,7 milioni di euro, di cui 25,7 milioni per opere pubbliche. Il piano triennale prevede invece la realizzazione di nuove pavimentazioni stradali e marciapiedi, di nuove piste ciclabili e sistemi ciclopedonali, la messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole, la manutenzione straordinarie del verde e dei cimiteri.

Ma Ghezzi, a proposito della discussione in consiglio comunale, replica: «Di una maggioranza litigiosa al loro interno si notano sempre di più contrasti evidenti tra la loro. La disponibilità al dialogo è molto ridotta». Alcuni emendamenti presentati dalla minoranza in sede di consiglio e relativi al bilancio sono stati approvati, ma questo non sempre accade: «Molto spesso vengono respinte mozioni urgenti senza colpo ferire anche quando si tratta di questioni urgenti che vanno a toccare interesse della cittadinanza. A volte questo accade anche con la semplice scusa che non erano stati condivisi per tempo. Ma essendo urgenti, è chiaro che c’è poco tempo».