Nei giorni scorsi in commissione a Sesto San Giovanni si è parlato del futuro della Comunità di Cascina Gatti.
Dopo le parole dell’assessore Roberta Pizzochera che aveva concluso il suo intervento augurandosi che «la sinistra sestese la finisca con queste fake news create ad arte unicamente per screditare l’avversario politico», è arrivata anche la risposta proprio della sinistra.
La replica è affidata a Michele Foggetta di Sinistra Italiana Sesto, gruppo che aveva organizzato il presidio di solidarietà delle scorse settimane. «La commissione è stata richiesta da tutti i gruppi di maggioranza. Strano che poi di loro abbia parlato solo Alessandra Aiosa che come sempre ha dovuto fare da parafulmine per tutti.L’assessora invece ha iniziato i suoi interventi affermando quanto la questione fosse più tecnica che politica. ‘L’unica scelta politica è stata quella di fare le cose con la maggiore attenzione possibile’ ha detto alzando le stimmate al cielo e, di fatto, passando le responsabilità di ogni cosa sugli uffici».
Foggetta ha poi proseguito: «Quando ho potuto parlare le ho fatto notare quanto fosse esclusivamente politica la scelta dell’amministrazione di non fare un bando in cui si chiedesse di partecipare ad organizzazioni titolari di accreditamento per Css, che la rigidità con cui si pone il limite dei 65 anni come inderogabile sia del tutto politico, che quei 5 punti aggiuntivi inseriti nel bando per chi accertasse di poter spostare in Rsa gli utenti a partire dai 60 anni (neanche più dai 65) sono esclusivamente politici. Ho parlato della mancata partecipazione al percorso di vita di Ospiti stessi e delle loro famiglie e ho infine chiesto che l’amministrazione si impegnasse perché i prossimi trasferimenti non portino gli ospiti fino a Pavia».
Foggetta ha poi focalizzato l’attenzione sulla petizione che era stata lanciata nelle scorse settimane, ottenendo un’incredibile risposta in termini di sottoscrizioni. «La sua risposta al mio intervento è stata un feroce attacco alla petizione che ha raccolto oltre 20mila firme – prosegue Foggetta -, firme che per lei non sono firme vere perché,dice, a queste petizioni tanti firmano senza leggere e poi tanti hanno firmato di notte. Come si può non essere d’accordo con lei? E poi, ha detto anche che le famiglie hanno lanciato una campagna di ‘guerrilla marketing’ cercando di aprire focolai di protesta in ogni dove. Infine in ogni suo intervento c’era una ricerca di nemici: Coop Lotta, le famiglie degli ospiti, io, Marco Tremolada, tutti i partiti politici di opposizione, le persone che hanno partecipato al presidio quella mattina, i giornalisti e persino la piattaforma Change.org. Una santa alleanza di poteri forti. Ha anche citato un mio scritto ricordando che avessi scritto qualcosa tipo ‘mancanza di umanità’ (cosa che per altro confermo) ma si è scordata di citare se stessa quando ha parlato di ‘sciacalli’ oppure di citare il letterato consigliere comunale Vincelli che da Istituzione della città da degli ‘sfigatelli’ agli avversari politici. Beh, a parte questa infinita serie di buchi neri direi che la Commissione non è andata male».