Una nuova collaborazione per sostenere la ‘ripartenza’ di chi è stato messo, o si trova ancora, in difficoltà soprattutto a causa dell’emergenza pandemica in corso. Il Comune di Paderno Dugnano e la Fondazione Welfare Ambrosiano hanno siglato un accordo di collaborazione per dare a cittadini, imprenditori e liberi professionisti alcuni strumenti che possano supportarli economicamente, sia nell’ambito professionale sia in quello personale, accedendo a strumenti finanziari e percorsi di accompagnamento nell’ottica del rilancio.
«La Fondazione Welfare è un ente no profit che promuove iniziative a favore di persone in transitoria difficoltà economica e, come previsto dall’accordo di collaborazione con il Comune, offrirà supporto e sostegno alle persone che si rivolgeranno ai suoi sportelli analizzando i bisogni e indirizzandoli verso i servizi ritenuti più idonei come il credito solidale, il microcredito e il supporto all’autoimprenditorialità», hanno spiegato dal Municipio di Paderno Dugnano.
La misura ‘Credito solidale 2.0 ripartenza’ prevede un prestito a costo zero per far fronte a spese di affitto, sanitarie, di istruzione e tutto ciò afferisce alla sfera personale. Un’altra misura, quella denominata ‘Partita attiva’, è stata strutturata per i liberi professionisti e lavoratori autonomi che potranno chiedere un prestito anche per aggiornamenti professionali, acquisti di attrezzature, tecnologie, macchinari. E per chi invece si sente pronto a diventare imprenditore, ‘avvio di impresa’ è una proposta che si basa sulla consulenza e l’affiancamento di un esperto che può assistere nella definizione di un piano di inizio attività e nella richiesta del microcredito. In questi casi la Fondazione mette a disposizione di chi ha ottenuto il prestito un contributo per l’abbattimento del tasso di interesse del finanziamento.
«Questo accordo nasce con l’intento di ampliare la rete d’intervento delle politiche sociali del nostro Comune in un momento in cui è forte l’esigenza di unire le forze per affrontare e superare l’emergenza sociale ed economica che è scaturita dopo oltre un anno di pandemia – spiega Michela Scorta, assessore ai Servizi Sociali –. Non è una forma di assistenzialismo fine a se stesso, ma un percorso di fiducia che tende la mano ai lavoratori, sia dipendenti sia autonomi, che hanno bisogno di aiuto e di chi possa in qualche modo sostenere le loro idee o le loro esigenze per ripartire. Quando parliamo di sostegno al lavoro intendiamo sostenere le famiglie che hanno visto ridurre il proprio reddito e la Fondazione Welfare Ambrosiano si occuperà di valutare i singoli casi per capire come concretizzare l’aiuto di cui necessitano, che potrà essere integrativo e complementare alle altre forme di supporto istituzionale già attivate in ogni ambito».