Scoppia il giallo del pass auto a Cologno Monzese. I fatti risalgono al 25 aprile: durante le manifestazioni per la Giornata della Liberazione, diversi cittadini hanno segnalato che un soggetto dell’amministrazione (nonancora identificato) ha parcheggiato la propria autovettura sul marciapiedi di via Visconti, all’altezza del civico 8.
Un parcheggio ‘abusivo’, con tanto di pass dell’amministrazione comunale, esposto sul cruscotto. Un pass che consente la sosta per fini istituzionali nei parcheggi dedicati o quelli a disco orario, senza il rispetto dell’ora normalmente concessa. «Sebbene presumibilmente il soggetto dell’amministrazione abbia presenziato alle manifestazioni – ha dichiarato Antonio Cirillo, capogruppo di Cologno nel Cuore -, quindi con la facoltà di utilizzo del pass, tale ‘privilegio’ non può esulare dal rispetto del codice della strada e, pertanto, non dà facoltà di parcheggiare in modo selvaggio, sui marciapiedi adibiti esclusivamente al transito pedonale».
Cirillo ha presentatoun interpellanza al presidente del consiglio comunale, al sindaco e all’assessore alla Sicurezza, chiedendo al primo cittadino e all’assessore quali sono le mosse che metterà in campo l’amministrazione per identificare il responsabile. Cirillo all’inizio del Rocchi bis, va ricordato, aveva ricoperto a ‘tempo determinato’ la carica di presidente del consiglio comunale, nell’attesa che si ricompoensse la frattura interna tra Lega e Fratelli d’Italia. Al suo posto è poi subentrata Gianfranca Tesauro, l’ex vicesindaco di Cologno Monzese.
«Il parcheggio così effettuato ha creato una vera e propria barriera architettonica sia per i pedoni – prosegue Cirillo -, che per i passeggini, ma soprattutto, per i soggetti diversamente abili, che necessitano l’uso di carrozzine per deambulare. Tale mancanza del rispetto del codice della strada risulta di gravissima entità e non accettabile soprattutto se perpetrata da un soggetto membro dell’amministrazione comunale, tra l’latro in un giorno in cui si festeggiava una delle feste nazionali più importanti, se non la più importante in termini di uguaglianza sociale».
Antonio Cirillo ha poi concluso: «Il 25 aprile rappresenta la lotta ai soprusi e alle ingiustizie perpetrate da coloro che dietro una divisa, celandosi dietro l’Isituzione, hanno commesso i crimini più abominevoli non solo nei confronti di una popolazione, ma anche nei confronti dei più deboli, compresi i portatori di handicap, che nei giorni nostri possono essere trasferite proprio nella mancanza del rispetto delle norme e del normale vivere civile, quali ad esempio proprio l’esecuzione di un parcheggio che limiti la loro libertà di movimento».