Il 28 aprile ricorre la memoria della traslazione della prima parte delle Sacre Reliquie del Beato Carino dal Duomo di Forlì alla vecchia Chiesa di Balsamo. Quest’anno, mercoledì 28 aprile, ricorre l’87°anniversario. Nell’ambito delle celebrazioni della ‘Settimana Cariniana’, si svolgeranno tre messe solenni alle ore 9, alle ore 18:30 e alle ore 21 con benedizione con la reliquia del Beato.
Sul canale YouTube ‘You Cinisello Balsamo’ è possibile vedere l’intervista sul Beato Carino a Don Enrico Marelli, Parroco di San Martino in Balsamo. Mentre, nella sezione Centro Documentazione storica – Anniversari e Ricorrenze del sito istituzionale, si può visionare il contributo scritto dal concittadino, Vittorio Giuseppe Rossin, appassionato di antichità e storia locale.
I due contributi raccontano la figura del Beato Carino, la cui Memoria liturgica è fissata il 28 aprile convenzionalmente, rifacendosi appunto alla traslazione delle sacre reliquie. Infatti, non è certa né la data di nascita né quella di morte. Per tradizione, la ricorrenza culmina con una celebrazione solenne a dimostrazione dell’alto valore storico e simbolico che il Beato Carino ha per Cinisello Balsamo. Le sue Sacre spoglie mortali, custodite nel Simulacro in ceroplastica all’interno nella nuova Parrocchia di San Martino in Balsamo, riscuotono una venerazione in costante crescita.
Carino, dopo una esistenza dissennata, culminata con l’assassinio del Domenicano fra’ Pietro da Verona, si pentì convertendosi. Entra, dunque, nell’ordine dei Domenicani di Forlì dove trascorse il resto dei suoi giorni al servizio del prossimo. Divenne, perciò, esempio di perfezione religiosa, custode dell’osservanza della regola domenicana. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1923, frà Carino fu beatificato proprio per il suo cammino di amore e umiltà.
«Ricordiamo il Beato Carino e il miracolo della sua conversione, un fatto che ha generato e continua a generare unità e comunione. Lo scorso anno, all’inizio della pandemia, abbiamo affidato a lui la nostra città, certi del suo sostegno e della sua protezione Quest’anno, ancora a causa della pandemia e delle restrizioni in corso abbiamo pensato a un percorso virtuale per visitare i luoghi della memoria locale e conoscere le vicende della sulla vita, immergendoci nel più ampio contesto storico-culturale del tempo», ha dichiarato detto il sindaco Giacomo Ghilardi.