La Pro Sesto a Grosseto si gioca una buona fetta del suo futuro in Serie C: in Toscana, i biancocelesti sono chiamati ad affrontare la prima delle tre gare che mancano al termine del campionato. Nove punti in palio e 8 di vantaggio sulla Pistoiese: non abbastanza per centrare la salvezza diretta.
Ma la speranza è l’ultima a morire e proprio dalla Toscana parte la rincorsa all’obiettivo di mantenere la categoria e proprio in Toscana si chiuderà, tra due settimane, contro l’attuale fanalino di coda Livorno. Nel mezzo, tra sette giorni, la sfida interna contro il Renate. Di fronte, i toscani tentano di inseguire il treno playoff, rimanendo in scia e sperando nel raggiungimento del traguardo. Per la delicata trasferta a Grosseto, Filippini sceglie Livieri in porta; Maldini, Caverzasi, Bosco e Franco in difesa; Gualdi e Gattoni in mediana; con Palesi, Scapuzzi e D’Amico ad agire insieme a Maffei in attacco.
Il Grosseto parte meglio, ma la prima grossa palla gol la costruisce la Pro Sesto al 19’: Maffei pennella in mezzo per D’Amico che, complice uno scivolone di Raimo, si trova a tu per tu con l’esterno difensore ospite Chiorra, che è bravissimo ad alzare le braccia e negare il gol del vantaggio biancoceleste. Bravo nella circostanza D’Amico a raccogliere il pallone nello stretto e tentare la conclusione. La Pro Sesto è viva e due minuti più tardi è ancora dalle parti dell’area toscana: D’Amico sfugge via bene sulla sinistra e appoggia in mezzo per Scapuzzi. Il capitano conclude con un forte rasoterra di prima, bloccato però in tuffo da Chiorra.
Al 30’ episodio molto molto dubbio nell’area del Grosseto: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il tiro di Caverzasi viene respinto sulla linea. Veementi le proteste dei biancocelesti (nella circostanza espulso Panzera, allenatore dei portieri della Pro Sesto) secondo cui la palla aveva superato la linea: l’arbitro, senza alcun dubbio, ha invece lasciato correre. Dubbi che, però, restano dopo aver visto le immagini. A spegnere (parzialmente) le polemiche ci pensa però Gualdi al 35’ con un gol bellissimo: sempre da da corner, Scapuzzi di prima tocca di tacco nel cuore dell’area dove pesca Gualdi che di prima intenzione manda la palla a giro sotto l’incrocio. Niente può in questo caso Chiorra: è il vantaggio (meritato) della Pro Sesto.
La gioia biancocelesti dura appena 10 minuti: nel primo minuto di recupero, ancora da calcio d’angolo, il Grosseto trova il pari grazie al colpo di testa di Piccoli. Il centrocampista toscano colpisce molto debolmente, ma beffa Livieri che (disturbato nelle vicinanze da un avversario in posizione regolare) manca la presa. C’è l’attenuante del disturbo avversario, ma Livieri non è esente da colpe nella circostanza che porta i toscani a trovare l’1-1.
Nel secondo tempo i sestesi partono con il piede sull’acceleratore: Scapuzzi al 52’ arriva in area e prova la conclusione sul primo palo. Il pallone viene deviato e si spegne di poco fuori: nella circostanza il capitano biancoceleste avrebbe anche potuto servire Maffei, rimasto solo nel cuore dell’area di rigore del Grosseto. I padroni di casa rispondono 6 minuti più tardi: Fratini ci prova da fuori area con rasoterra molto potente, ma è bravo in questa circostanza Livieri a trattenere la conclusione scagliata sul terreno bagnato dalla pioggia improvvisa caduta sopra Grosseto. Terreno scivoloso che, di fatto, diventa un’arma in più: i padroni di casa ci provano con le stesse modalità (il tiro dalla distanza rasoterra) anche al 60’ con Russo, ma è altrettanto uguale la risposta sicura di Livieri.
Al 66’ Filippini mette per la prima volta mano alla panchina: Cominetti prende il posto in attacco di Maffei. Ed è proprio sui piedi di Cominetti, quattro minuti più tardi, la palla del possibile 2-1: l’attaccante biancoceleste servito in velocità conclude di prima, ma strozza troppo il tiro, parato senza alcun problema da Chiorra. Sul ribaltamento di fronte, la partita cambia: Gattoni intercetta in area con la mano un cross del Grosseto partito dalla sinistra. Per l’arbitro non ci sono dubbi: calcio di rigore. Sul dischetto, al 72’, Galligani non sbaglia e batte Livieri, che intuisce ma non riesce a respingere la conclusione.
Filippini prova allora a dare la scossa ai suoi dalla panchina: al 77’ escono Gualdi e Palesi, per far posto a Marchesi e Bocic. La scossa arriva, ma non con la giusta intensità: l’assedio biancoceleste è sterile, non crea brividi nell’area del Grosseto. Nei minuti di recupero (cinque in totale) Filippini ci prova anche inserendo Ruggiero per Franco. Un attaccante per un difensore, ma la storia non cambia nonostante un tentativo pericoloso dalla distanza al 94’: la Pro Sesto perde in rimonta per 2-1 a Grosseto e fallisce il primo di tre appuntamenti chiave per la salvezza diretta.
Questa sera la Pistoiese sarà di scena a Novara: bisognerà sperare in un risultato negativo dei toscani per non complicare ulteriormente la situazione già critica dei biancocelesti, fermi con questo ko a quota 39 punti (8 in più dei 31 attuali della Pistoiese). Resta, in ogni caso, il dubbio che la palla nel primo tempo fosse entrata: ancora una volta, la gara della Pro Sesto si chiude con qualche ricriminazione sulla direzione da parte della terna arbitrale.