Nei giorni scorsi la maggioranza di Cinisello Balsamo aveva annunciato la riduzione dell’addizionale Irpef per il 2021.
Una decisione che ha scatenato l’immediata replica del Partito Democratico locale, insieme a Cinisello Balsamo Civica e Movimento 5 Stelle: «Il 2020 era stato l’anno dell’aumento dell’addizionale Irpef fino alla soglia massima dello 0,8% e della cancellazione totale della soglia di esenzione sotto i 15mila euro di reddito – dichiarano dalla minoranza -. Una scelta, in particolare quest’ultima, molto dolorosa, che era stata motivata dal centrodestra come un intervento eccezionale. Talmente eccezionale che il consiglio comunale aveva poi approvato un ordine del giorno che impegnava il sindaco e la giunta a ‘a ripristinare, in occasione dell’approvazione delle aliquote e del Bilancio di previsione 2021, nel rispetto degli equilibri di bilancio, l’aliquota precedente e la fascia di esenzione, secondo i criteri stabiliti dal Regolamento».
Dalla minoranza poi proseguono: «Giunti alla seduta del consiglio comunale del 2021 è arrivata la doccia fredda: l’amministrazione ha portato una proposta quasi simbolica, con una riduzione di 0,05 punti, che per il reddito medio di un cinisellese (circa 20mila euro) corrisponde a 10 euro l’anno, più o meno al prezzo di una pizza. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Cinisello Balsamo Civica hanno pesantemente contestato questa decisione: perché venute meno le uscite eccezionali del 2020, il centrodestra non è tornato ai valori del 2019 e non ha ripristinato la soglia di esenzione? Le difficoltà di bilancio legate alla pandemia non reggono come motivazione, basta considerare i milioni di euro ricevuti dal governo lo scorso anno, risorse che hanno consentito al Sindaco di farsi bello vantando la riduzione della TARI per i commercianti, il finanziamento di scuole e centri estivi, ed altri interventi»
L’analisi economica di Partito Democratico, Cinisello Balsamo Civica e Movimento 5 Stelle entra poi nei dettagli: «Ma anche tenendo per buono l’assunto della mancanza di risorse, appare comunque assurdo l’ordine di priorità del centrodestra. Con le medesime risorse, sarebbe stato possibile ripristinare la quota di esenzione per i redditi fino a 15,000 euro, un intervento quello si ben più impattante : per una famiglia monoreddito con 1000 euro lordi al mese, si sarebbe tradotto in un risparmio d i circa 100 euro netti all’anno! Una scelta significativa in una città come Cinisello Balsamo che è una di quelle con il reddito procapite inferiore in Città Metropolitana e in cui la crisi economica e la pandemia si stanno facendo pesantemente sentire proprio sulle famiglie con i redditi più bassi».
«Con queste motivazioni – concludono dalla minoranza -, le forze di minoranza hanno presentato alcune proposte di modifica, nel tentativo in primis di riportare l’addizionale ai valori del 2019 e, in secondo luogo, di ripristinare almeno la soglia di esenzione. Tutte proposte che sono state rifiutate. Dopo non aver mantenuto quanto promesso nel 2020, la giunta Ghilardi dimostra ancora una volta di essere lont ana dai bisogni dei cinisellesi e di spendere in modo completamente inefficiente i loro soldi».