Sesto, rimosse centinaia di piante. Il Comune accusa: «Mancate manutenzioni del passato»

potatura Immagine di repertorio

Il sindaco di Sesto Roberto Di Stefano sottolinea la situazione di incuria delle 400 piante morte e malate in città. La situazione, afferma, sarebbe causata dalla pressoché totale mancanza di potature durante gli anni delle giunte di sinistra.

La sua amministrazione, invece, afferma il primo cittadino, grazie all’appalto del verde può contare su potature programmate tutto l’anno. Interventi mirati, perciò, a preservare il patrimonio verde della città e garantire sicurezza a cittadini ed edifici.

Il piano di potature e piantumazioni, secondo l’amministrazione Di Stefano, ha prodotto interventi in scuole, parchi pubblici e viali alberati, prima completamente trascurati. Da inizio mandato, infatti, sono stati eseguiti 4.273 interventi di potatura.

«Al nostro insediamento nel 2017 – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – abbiamo trovato una situazione davvero disastrosa anche per quanto riguarda la cura e la tutela del patrimonio verde. La sinistra ci ha lasciato in eredità 387 alberi già morti o gravemente malati a causa della totale mancanza di manutenzione che ci ha costretto a procedere con gli abbattimenti. I numeri, certificati dagli uffici, sono chiari: le rimozioni di alberi in condizioni pessime sono figlie della mala gestione di chi ci ha preceduto che non ha contemplato un adeguato stanziamento di risorse per un appalto pluriennale. Noi, che abbiamo davvero a cuore il nostro verde, abbiamo introdotto la valutazione tecnica agronomica, obbligatoria per legge ma che chissà per quale motivo mai stata fatta prima: si tratta di interventi necessari per controllare e monitorare lo stato di salute delle piante».

Nel dettaglio, in totale gli alberi rimossi sono 661, poi compensati con nuove piantumazioni. Secondo quando riporta l’amministrazione del Comune, 387 alberi erano in pessime condizioni, tra questi: 215 abbattuti a seguito di valutazione tecnica agronomica; 151 erano secchi; 11 platani avevano il cancro colorato; 10 erano morti già a terra. Del totale, altri 112 sono stati rimossi nell’ambito delle riqualificazioni in città, nello specifico presso il Villaggio Falck e via Picardi; 74 sono stati abbattuti interamente o parzialmente dalla straordinaria nevicata dello scorso dicembre; altri 65 abbattuti dalla forte perturbazione del 2018; infine, 23 rimossi perché troppo vicini ad edifici, col rischio che potessero danneggiare proprietà altrui.

«I numeri non mentono, sono tutti interventi dovuti alle mancate manutenzioni del passato. Capisco il tentativo da parte dei responsabili di questo scempio di scaricare le colpe su di noi, una mossa politicamente subdola che tenta di mistificare la realtà nascondendo le proprie responsabilità che giudico gravi dal punto di vista ambientale e morale», sottolinea il sindaco Di Stefano.

«Ricordiamo – spiega l’assessore al Verde, Alessandra Magro – che una delle prime azioni di questa amministrazione è stata la piantumazione di 3.000 nuovi alberi al Parco Bergamella. Abbiamo inoltre piantato 421 alberi di varie essenze come compensazioni per gli abbattimenti. Il nostro lavoro prosegue e con la partecipazione al terzo progetto ForestaMi piantumeremo centinaia di altre piante nei parchi pubblici e in diversi quartieri di Sesto per completare le compensazioni e andare anche oltre. Rispetto al nulla di prima, noi eseguiamo lavori di manutenzione del verde per 800.000 euro all’anno. Questi numeri sono la migliore dimostrazione dell’ottimo lavoro che l’amministrazione ha messo in campo per riparare i danni del passato e innestare un deciso e visibile cambio di marcia sulla tutela del verde».