Ma chi l’avrebbe detto che la pandemia avrebbe colpito economicamente anche i cosiddetti ‘007’? A Roma, a prezzi stracciati, documenti segreti venivano venduti a 5mila euro. ‘Tengo famiglia’ racconterà poi l’ufficiale di Marina corrotto. Un mutuo da pagare, 4 figli e una moglie con pretese. A ognuno la sua croce, verrebbe da dire. Un russo e un italiano, entrambi spie. Uno per la sua Nazione, la Russia, l’altro per pagare l’agiatezza della sua famiglia.
Un Capitano di Fregata di 56 anni, fregato questa volta a sua insaputa dalle forze dell’ordine. Uno 007 fatto in casa, genuino, una sorta di spaghetti alla carbonara, tanto per rimanere a Roma. Il tasso delle spie si è abbassato, così come la tecnologia, colpa anche in questo caso del covid, si investe poco.
Nessuna penna microspia o auto modificata, ma solo un cellulare per fotografare, anche vecchio e un semplice incontro alla vogliamoci bene: ecco, i documenti e dammi i soldi. Potevano almeno aspettare Pasqua e scambiarsi la colomba, anzi l’uovo con all’interno le rispettive sorprese. Bond, forse avrebbe fatto così! Il tutto fa sorridere e potrebbe essere, in futuro, il canovaccio di una nuova serie di 007 o, se preferite, 006, naturalmente alla casereccia.
Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del nostro direttore Marco Fabriani.