In tempo di covid può accadere di tutto. Anche, per esempio, che i vertici del Pirellone entrino in una polemica politica con i Ferragnez, la coppia composta da Chiara Ferragni e Federico Lucia, in arte Fedez.
Il motivo? La mancata (fino ad allora) vaccinazione della nonna 90enne del cantante. Sui social è corsa la provocazione per la non convocazione della signora Luciana Violini. In particolare, Chiara Ferragni ha pubblicato alcune Instagram Stories per ‘denunciare’ la situazione dei vaccini in Lombardia. Una critica, da rispettare, che tante altre persone hanno sollevato in Lombardia, dopo gli annunci della Regione. Dopo le storie della influencer che vanta oltre 23 milioni di follower, la signora Luciana è stata contattata per il vaccino, con una dura replica che la Ferragni ha affidato ancora una volta a Instagram.
Alle dichiarazioni di Chiara Ferragni ha voluto rispondere Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega al Pirellone che senza mezzi termini ha dichiarato: «Attilio, vaccina la nonna di Fedez. Ti prego». Un misto, forse eccessivo, di ironia e serietà, che è poi così stato spiegato in termini più politici: «Intendiamoci, io mi sento di chiedere scusa, come lombardo e come Consigliere Regionale, alla nonna di Fedez, che merita il mio e il nostro rispetto. Ogni giorno che passa è un giorno perso. Come mi sento di chiedere scusa a ogni singolo lombardo che ha subito anche il più piccolo disservizio. Vorremmo aver vaccinato tutti i nostri nonni lombardi (i miei purtroppo non ci sono più) in un sol giorno. Però questo non può cancellare lo sforzo messo in campo da decine di migliaia di operatori sanitari e volontari, gente che si spacca la schiena ogni giorno per raggiungere risultati che sono sopra la media nazionale. Lì a vaccinare, senza farsi selfie o trastullarsi con le storie su Instagram per farsi pagare».
Monti si riferisce ai dati comunicati da Regione Lombardia in data 2 aprile: «Alla Ferragni poco importerà sapere, per esempio, che la Lombardia ha già vaccinato con la prima dose il 70% dei novantenni, sopra la media nazionale che è del 63%, e sopra pure al Lazio (che pare essere diventata la sanità migliore al mondo) che è ferma al 65%. Insomma, la Lombardia sta al top nelle vaccinazioni dei novantenni. Però, secondo la Ferragni noi facciamo schifo. Perché non abbiamo vaccinato la nonna di Fedez», prosegue il consigliere leghista.
Non contento, infine, Monti ha rincarato la dose delle provocazioni: «Ma effettivamente la statistica, in questo caso, ci inchioda: sul totale nonne di Fedez noi abbiamo una percentuale di somministrazione pari allo 0%. Una vergogna nazionale. E certo, la comunicazione conta. Quello che dipinge Chiara Ferragni non è la verità, ma molti la prendono come tale. Quindi, Attilio, vacciniamo la nonna di Fedez, i Ferragnez ci garantiranno 5 post e 10 storie su Instagram. Trattiamo, magari ci fanno pure lo sconto».
Nel frattempo, è arrivata anche la replica di Ats Milano sul caso sollevato dai Ferragnez. L’azienda ha in primis chiarito che i ritardi sulle vaccinazioni degli over 80 sono dovuti a problematiche tecniche. «L’Ats Città Metropolitana di Milano riceve ogni giorno decine di segnalazioni in merito a cittadini over 80 che non sono stati ancora convocati per la vaccinazione anti covid. Alla luce di verifiche nella maggior parte di casi si tratta di disguidi dovuti ad errori nella compilazione della domanda. Tutte queste persone vengono contattate telefonicamente e convocate per la somministrazione».
Ats ha smentito anche il fatto che gli operatori si fossero rivolti all signora chiedendole conferma della sua parentela con il rapper: «Nessuno dei nostri operatori ha chiesto alla signora se fosse “la nonna di Fedez”».
Infine l’azienda conclude: «La somministrazione offerta oggi alla signora citata da Chiara Ferragni (che ha omesso il comune di residenza nella compilazione dell’adesione) è avvenuta anche per altri cittadini. Come annunciato si sta concludendo la fase della campagna dedicata alla categoria over 80, quindi si stanno compiendo le ultime verifiche per recuperare tutti coloro che hanno aderito».