Da Piacenza al Piacenza: il girone d’inferno della Pro Sesto costato l’esonero a Parravicini

Dalla serata di domenica 28 marzo Francesco Parravicini non è più l’allenatore della Pro Sesto. La società di Sesto San Giovanni ha scelto la strada dell’esonero dopo le due sconfitte consecutive negli scontri diretti contro Giana e Piacenza.

Cosa sia successo realmente ai biancocelesti non si capirà probabilmente mai, ma la decisione dei vertici biancocelesti arriva al termine di un girone infernale, per citare Dante, che era cominciato a Piacenza e proprio contro il Piacenza, questa volta al Breda, ha avuto il suo epilogo (si spera). Era il 6 dicembre 2020 e in Emilia, mister Parravicini e giocatori non avevano rilasciato dichiarazioni dopo un pesantissimo 6-0 rimediato al Garilli. Una partita, complice anche una scelta arbitrale alquanto discutibile, mai giocata che arrivava al termine di un ciclo vincente davvero impressionante. A onor del vero, tre giorni prima al Breda contro il Como era arrivato un ko nel recupero. Ma il match contro i lariani metteva di fronte due squadre dalle amibizioni profondamente diverse. Sette giorni prima, invece, un capolavoro tattico aveva imbrigliato il Lecco, uscito con le ossa rotte dal Breda.

Al termine di quella caporetto piacentina, a parlare era stato il Direttore Sportivo della Pro Sesto Jacopo Colombo: «È stato soltanto un episodio. Ci dispiace per la misura della sconfitta, chiediamo scusa alla proprietà e ai nostri tifosi, ma sono certo che torneremo più forti di prima». E invece, a conti fatti, era l’inizio della fine dell’amore tra la Pro Sesto e il mister del ritorno tra i professionisti, 10 anni dopo l’ultima volta. Nel mezzo c’è da riconoscere la tanta fiducia da parte della società nei confronti del tecnico. A pesare, inevitabilemente, sono i numeri e la necessità di dare una forte scossa a 5 giornate dalla fine, per centrare la salvezza in qualunque modo, che sia essa diretta o attraverso i playout.

Quei numeri che ora vanno inevitabilmente analizzati. Prima del ko di Piacenza, la Pro Sesto occupava il quinto posto in classifica a quota 23 punti: 7 vittorie, 2 pareggi e appena 4 sconfitte nelle prime 13 giornate da neopromossa, con 15 gol fatti e appena 9 subiti. Alla 33esima giornata, quella di ieri, la Pro Sesto conta 38 punti (+1 sulla zona playout), 26 gol fatti e 40 subiti. Nel mezzo, le 20 giornate che hanno cambiato volto alla stagione e alla storia del club di Sesto San Giovanni. Un totale di 15 punti raccolti, frutto di 9 pareggi e sole 2 vittorie (entrambe in trasferta) a fronte di 9 sconfitte. Ma non solo. Perchè se al Breda non si vince proprio dal match contro il Lecco di fine novembre, la Pro Sesto non trova più il gol su azione dal 2-2 interno contro la Pistoiese: era il 21 gennaio, 10 giornate fa. In queste 10 giornate, solo 2 i gol fatti: entrambi su rigore.

È in questi numeri che è da leggere la sofferta, perché è sicuramente sofferta, decisione di separarsi da mister Parravicini. Qualcosa si è inceppato, ma a Parravicini va dato l’onore di essere andato a fondo con le sue idee. Quelle che ora alcuni tifosi stanno, giustamente, mettendo sul banco degli imputati, ma che di fatto è la stessa idea di calcio che negli scorsi anni li aveva fatti innamorare, tornando in C dopo 10 anni. E allora questa storia d’amore forse un giorno riprenderà, come nelle favole più belle. Ma per il momento: «A mister Parravicini va un sentito ringraziamento da parte della Società per i risultati ottenuti in queste stagioni con i colori biancocelesti culminati con il ritorno nei professionisti dopo 10 anni e un sincero augurio per le migliori fortune sportive», come scritto nel comunicato della Pro Sesto.