Niente Zona Rossa: la Lombardia resta in fascia arancione anche da lunedì in poi. Ad annunciarlo è il presidente della regione Attilio Fontana, nella serata di venerdì 5 marzo.
Le parole di Attilio Fontana
Fontana ha annunciato la ‘bella notizia’ con un lungo post sul suo profilo Facebook ufficiale: «Le misure rafforzate adottate ieri, per ora, hanno scongiurato la fascia rossa. Secondo la valutazione settimanale della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità la Lombardia ha parametri da zona arancione. Ma, considerato l’aumento della trasmissione del virus determinato dalla variante inglese, l’organismo ministeriale ha raccomandato alle regioni dove l’incidenza settimanale superi la soglia di 250 casi per 100 mila abitanti, come la nostra, di adottare il massimo livello di mitigazione. Un’iniziativa da me già adottata ieri con la decisione di rafforzare la zona arancione, che risulta assolutamente coerente con la valutazione odierna della Cabina di Regia».
Fontana sostiene che, se la Lombardia non fosse entrata in ‘Arancione rafforzato’ da ieri, lunedì sarebbe stata imposta la Zona Rossa: «Se non fosse stata intrapresa la decisine della zona arancione rafforzato, forse oggi avrebbe costretto la Lombardia a passare in zona rossa. Ho sempre detto che occorre trovare un equilibrio tra la sicurezza sanitaria e quella economica. L’ordinanza di ieri va in quella direzione, così come va nella direzione di anticipare e non rincorrere il virus. I nostri esperti hanno ben chiarito, e oggi la valutazione della Cabina di Regia lo ribadisce, che con la presenza di varianti non c’è tempo da perdere. Occorre agire rapidamente. Mi auguro che queste restrizioni possano essere sufficienti per rallentare e frenare la corsa dei contagi, allontanando il rischio della zona rossa. In Conferenza Stato Regioni abbiamo sollecitato il Governo a sbloccare sostegni immediati per le famiglie, come i bonus baby sitting e i congedi parentali».
Ma, a parte i negozi che rimangono aperti, le differenze tra Zona Arancione rafforzato e Zona Rossa sono pochissime e a soffrire del nuovo lockdown lombardo sono soprattutto gli studenti e i genitori, che da un giorno all’altro si sono trovati a doversi organizzare per stare a casa da lavoro con i propri figli.