Non c’è tempo per aspettare: la Lombardia intera entra in zona arancione rinforzato già dalla mezzanotte di oggi.
A firmare l’ordinanza sarà il governatore Attilio Fontana: il provvedimento sarà in vigore per 10 giorni, fino al 14 marzo. A pesare sulla scelta è la diffusione delle varianti del virus, che ha portato i vertici del Pirellone a prendere la decisione che anticipa ulteriori provvedimenti del Governo che potrebbero invece arrivare nei prossimi giorni sulla base dei dati epidemiologici settimanali pubblicati dall’Iss.
E ora cosa cambia?
Gli studenti tornano in didattica a distanza: saranno infatti chiuse tutte le scuole, tranne i nidi. Scatta inoltre il divieto di andare nelle seconde case e quello relativo all’uso delle aree gioco e dei parchi. Altra grossa novità è quella che riguarda l’accesso limitato nelle attività commerciali: potrà infatti entrare una sola persona per volta per nucleo familiare, fatta eccezione per minori, disabili o anziani. Sono vietate le visite giornaliere a parenti e amici, anche all’interno del proprio Comune. Resta invece consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibil svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione. È fatto obbligo, infine, di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Regione Lombardia. Non consentite, dunque, le mascherine di stoffa sui mezzi pubblici.
Quello che più preoccupa in Lombardia è il saldo dei posti letto occupati negli ospedali: nell’ultima settimana, infatti, i ricoveri hanno ampiamente superato i dimessi, mettendo nuovamente le struttre sanitarie sotto pressione. Senza provvedimenti più restrittivi, come la zona arancione rafforzata, il rischio è un nuovo collasso.