Turno infresettimanale all’ora di pranzo per la Pro Sesto, in scena a Olbia per il recupero del match saltato poco più di due settimane fa a causa del focolaio di covid.
Per lo scontro salvezza in Sardegna, mister Parravicini si affida agli stessi undici del match contro la Pistoiese di domenica scorsa: Livieri in porta, difesa con Caverzasi e Maldini centrali, Franco e Magonara terzini; Di Munno, D’Amico e Sala a centrocampo; con Maffei e Zak ai lati di D’Amico.
Il match comincia così come era finito quello di domenica, con la Pro Sesto che subisce gol. Dopo appena 32 secondi, infatti, l’Olbia va in vantaggio: cross dalla sinistra che taglia l’area di rigore e trova bomber Cocco. Il suo stacco è imperioso e la forza data al pallone anche: Livieri non può nulla. Una doccia gelata, dopo neanche un minuto, che porta avanti subito i padroni di casa. La prima timida risposta della Pro Sesto arriva al minuto numero 11: un colpo di testa di Caverzasi su corner spaventa la retroguardia dei padroni di casa, ma si spegne alto.
Al 17′ il secondo squillo biancoceleste: punizione defilata dalla destra, affidata a Michele Franco. Il terzino di Parravicini prova ad andare in porta, ma la traiettoria si spegne sul fondo. Dieci minuti più tardi è notte fonda per la Pro Sesto con il raddoppio dell’Olbia. Non tanto per il gol, fotocopia di quello precedente, ma perché ancora una volta arriva da calcio d’angolo. Nel cuore dell’area piccola, Cocco è ancora liberissimo di colpire di testa, senza lasciare speranza all’immobile Livieri. Male, malissimo, ancora una volta la difesa della Pro Sesto nel marcare sui calci piazzati, che già domenica scorsa erano costati il 2-2 al 94′ della Pistoiese. E in questo caso, è invece 2-0 al 27′ per i sardi.
È l’Olbia che va più vicina a chiudere la partita, piuttosto che la Pro Sesto a riaprirla. Al 33′ serve infatti un super intervento di Livieri in tuffo per deviare sul primo palo un tiro al volo di Ragatzu. Dal corner che ne consegue: l’arbitro fischia calcio di rigore per i padroni di casa. Marchesi trattiene nettamente l’attaccante dell’Olbia: l’arbitro non può che fischiare la massima punizione. E al 36′ è 3-0: Ragatzu dal dichetto spiazza Livieri e chiude probabilmente la gara.
L’inizio del secondo tempo non porta buone notizie per i biancocelesti, anzi. In conropiede al 50′ Ragatzu fa 4-0: la Pro Sesto sbilanciata in avanti si fa cogliere impreparata e su un lancio lungo il bomber dell’Olbia si presenta solo davanti a Livieri e lo supera con uno scavetto. La Pro Sesto è uscita dal campo: 5 minuti dopo i sardi trovano il 5-0. Biancu è libero di prendere palla nella propria metà campo, condurre fino a ridosso dell’area biancoceleste e concludere con una spledida conclusione sotto l’incrocio la sua azione personale.
Alla mente, inevitabilmente, torna alla mente la trasferta di Piacenza di inizio dicembre. Allora, però, ci fu l’ingiusta espulsione di Pecorini a inizio gara, che costrinse a giocare in dieci gli uomini di mister Parravicini. Ma questa volta, non c’è neanche l’attenuante a questa disfatta. E il risultato potrebbe anche aggravarsi al 57′: ancora Biancu, ancora da fuori area, serve il miracolo di Livieri per negare un’altra rete ai sardi. La Pro Sesto non è mai pericolosa e al 75′ è l’Olbia ad andare vicina al gol del cappotto: Marigosu, ancora una volta di testa, alza troppo la mira. La prima occasione per i biancocelesti del secondo tempo arriva poco dopo: Bismark, subentrato a inizio ripresa, stoppa un cross basso di Maldini e prova a incorciare, mandando a lato di poco.
È l’ultima occasione di un match da cancellare quanto prima: l’emergenza covid ha influito, ma non può essere l’unico motivo di una partita mai cominciata e di fatto chiusa dall’Olbia dopo appena 32 secondi alla prima palla disponibile. La zona playout è distante ora solo 4 punti, ma con due partite ancora da recuperare. Bisogna però ritrovare quanto prima la condizione, considerato il mese di marzo ‘da urlo’ che aspetta i biancocelesti: sabato, nell’ultimo match di febbraio, la Pro Sesto farà visita al Novara, martedì 2 marzo gara in casa contro la Pro Patria, La domenica successiva, 7 marzo, il derby con il Como, per poi tornare in campo il 10 marzo contro la Pergolettese, il 14 con la Lucchese e il 17 con la Pro Vercelli. Ma non è tutto: 21 marzo derby con il Lecco e il 24 quello con la Giana. Si chiude il 28, al Breda contro il Piacenza.
Insomma, serve abituarsi a questi ritmi e in fretta: che la prova di Olbia serva da lezione.