La Città metropolitana di Milano, proprietaria della ex scuola media superiore di via Andrea Doria, ha avviato da oltre un anno uno studio per il riutilizzo dell’edificio, coinvolgendo da subito il Comune di Cinisello Balsamo.
«Il Sindaco ha annunciato sui giornali, già da settimane, la sua condivisione di una ipotesi progettuale, ma ad oggi non è stato
presentato nessun progetto, né in Commissione, né in Consiglio comunale. Il silenzio è preoccupante perché nel frattempo la maggioranza ha approvato una delibera che permette, in caso di ristrutturazione di alcuni edifici dismessi, tra cui l’edificio di via Andrea Doria, un aumento del 20% degli attuali volumi e la modifica di destinazione d’uso», scrive il Pd in una nota.
Nel frattempo, l’edificio e la sua area di pertinenza sono diventati un luogo strategico della città per la presenza nelle vicinanze di una delle future fermate della metropolitana 5 e per questo il Partito Democratico è convinto che non basti ‘ristrutturare’ un edificio vetusto ma occorre ripensare complessivamente le funzioni da insediare in quell’area, tenendo anche conto che, proprio per la metropolitana, sarà necessaria una riorganizzazione del sistema viabilistico e dei parcheggi per evitare un ulteriore appesantimento di traffico su via Lincoln.
La convinzione del PD è che l’edificio vada abbattuto completamente per permettere di redistribuire i volumi coerentemente alle nuove funzioni insediate e per realizzare edifici con tecniche e materiali che possano garantire un impatto zero oltre che un minor impatto edilizio. «Sotto questo punto di vista, è una fortuna che l’edificio sia di proprietà pubblica perché può essere una ottima occasione per aumentare la dotazione di servizi utili ai cittadini residenti, ad esempio quelli dell’impiantistica sportiva, oltre ad attivare collaborazioni con il privato e il privato sociale sui temi dell’impresa, formazione e innovazione, con una particolare attenzione ai più giovani, ricordando l’interesse dimostrato dalla stessa Assolombarda nell’Agenda Nord Milano 2030. Per far ciò, serve il prima possibile l’attivazione di un laboratorio di partecipazione che coinvolga cittadini, terzo settore, università e imprese nel ripensare quest’area», chiosa Andrea Catania, capogruppo Pd.
A tal fine, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato una richiesta formale di convocazione della Commissione competente consiliare affinché l’Amministrazione Comunale possa presentare le proprie idee di sviluppo dell’area, allargando l’invito anche a Città Metropolitana, poiché proprietaria dell’edificio. A norma di Regolamento, la Commissione dovrà essere riunita entro trenta giorni. Sarà l’occasione per confrontarsi sulla strada da intraprendere e se le proposte del Pd possono essere condivise in modo più ampio.