FOTO – Milano, la città in lockdown vista con lo sguardo dei carabinieri

Un tuffo nel recente passato, ai lunghi giorni del lockdown, con un forte significato emotivo alle spalle. Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo ospiteranno, nella sede di Piazza della Scala a Milano, dall’ 11 febbraio fino all’ 11 aprile 2021, la mostra ‘Carlo Mari. Io Milano. Aprile 2020. La città vista dai Carabinieri attraverso l’occhio di un fotografo’.

L’esposizione, allestita nel Chiostro del museo, presenta 47 gigantografie degli scatti fotografici di Carlo Mari che compongono il volume edito da Skira. Le immagini, tutte in bianco e nero, sono una straordinaria testimonianza storica e un toccante racconto della Milano ‘sospesa’, quando ad aprile 2020, nel momento del lockdown dovuto alla pandemia, tutto si è fermato. 

Carlo Mari ritrae una città immersa nel silenzio, come mai si era vista prima, attraverso gli occhi dei carabinieri, che hanno accompagnato Milano in questo momento di difficoltà e dolore e ne hanno colto la desolazione ma anche la sua surreale bellezza.

Carlo Mari è fotografo di reportage e pubblicità. Ha girato il mondo sopra e sotto i mari, con la macchina fotografica al collo per raccontare. Tra gli anni ’80 e ’90 ha pubblicato servizi e copertine sulle più prestigiose riviste di mare italiane ed estere. In seguito, e per molto tempo, ha documentato la vita selvaggia dell’Est Africa ed è stato un inviato della “The Harvill Press” di Londra. La mostra rientra nell’ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, il piano triennale delle iniziative con cui la Banca esprime il proprio impegno per la promozione dell’arte e della cultura, realizzato dalla Direzione Centrale Arte, Cultura e Beni Storici la cui responsabilità è affidata a Michele Coppola.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 al costo di 10 euro, comprensivo di visita alle mostre ‘Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa’ e ‘Ma noi ricostruiremo.  La Milano bombardata del 1943 nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo’ e alle collezioni permanenti.