‘Prego signori, venghino’. Il Capo dello Stato ha iniziato le consultazioni e soltanto venerdì o, al massimo, sabato sapremo se incaricherà nuovamente Giuseppe Conte o qualcun altro. Intanto il premier dimissionario è in movimento, così come il calciomercato che si chiude lunedì 1 febbraio alle ore 20. Al contrario, quello politico rimane aperto qualche giorno in più.
Trattative in entrata e uscita con i responsabili a tutto campo, pronti a difendere, costruire e attaccare. Mister-Premier Conte, ci riprova, cerca qua e là calciatori, pardon politici, per assembrare la rosa, anzi la squadra. Nel frattempo le imprese italiane soffrono, così come i cittadini, soprattutto coloro che in questi mesi non riescono a portare a casa la cosiddetta pagnotta. In tutto questo l’Europa ci guarda, ride e approfitta del solito teatrino nostrano con il rischio che si faccia la ‘cresta’ agli oltre 200 miliardi che ci aspettano.
Gli italiani attendono di vaccinarsi con continuità e non a singhiozzi. Gli accordi europei sulla distribuzione dei vaccini non sono stati rispettati da alcune aziende farmaceutiche, ma non è colpa nostra, almeno in questo caso. Per una volta, la politica italiana faccia gruppo, anzi squadra ed esca da queste sabbie mobili. Poi, semmai, il voto!
L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani