Lombardia, torna la zona Arancione: permessi e divieti

La Lombardia torna in zona Arancione da oggi, domenica 24 gennaio. La firma del ministro della Salute Roberto Speranza ‘libera’ la Lombardia dai divieti della zona Rossa.

Non c’è una ‘data di scadenza’ alla zona Arancione, perché l’indice Rt (e di conseguenza l’allocazione nelle diverse zone) è valutato periodicamente da tecnici e scienziati.

Che cosa cambia, quindi, da domani in tutta la Regione:

SCUOLE IN PRESENZA

Salvo ulteriori cambiamenti, anche a Milano e in provincia, da lunedì gli alunni potranno tornare a scuola in presenza, regolare per tutto il ciclo delle medie e al 50 per cento per le superiori.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI

Con il ritorno in Arancione riaprono i negozi al dettaglio. I centri commerciali rimarranno però chiusi nei fine settimana con le eccezioni previste per alcune categorie. Saranno aperti i parrucchieri e i centri estetici.

BAR E RISTORANTI

Restano chiusi invece bar e ristoranti, salvo la possibilità di effettuare servizio di asporto (senza più la limitazione delle ore 18 per i bar) e consegna a domicilio.

SPOSTAMENTI

Sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22, senza l’obbligo dell’autocertificazione. Gli spostamenti verso altri comuni sono permessi solo per motivi di lavoro, situazioni di necessità e salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

‘COPRIFUOCO

Resta in vigore anche il cosiddetto ‘coprifuoco’, dalle ore 22 alle 5 del mattino sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, da certificare con l’apposita autocertificazione.

VISITE AD AMICI E SPOSTAMENTI TRA PICCOLI COMUNI

Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in zona Arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5 e le 2, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

A chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.