L’ormai ex assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, rimpiazzato ufficialmente questa mattina da Letizia Moratti, ha commentato con una lunga nota il rimpasto delle cariche. Decisioni di ‘palazzo’ che lo vedono completamente fuori dai giochi. Il presidente Attilio Fontana ha spiegato il rimpiazzo sostenendo che Gallera fosse «particolarmente stanco».
Ma le decisioni annunciate questa mattina sono state precedute da un periodo poco felice per Gallera, durante il quale anche la stessa Lega aveva preso le distanze da alcune sue dichiarazioni rispetto alla campagna vaccinale anti covid che si è avviata a rilento.
Gallera ha qualche ora fa a commentato: «Nessun rimpianto, ho sempre inteso la politica come servizio per i cittadini. Dopo mesi senza sosta, ritengo concluso il mio ‘turno di guardia’. Sin dall’inizio della mia attività ho ricoperto ruoli di responsabilità, senza mai risparmiarmi. Mi sono trovato a governare il sistema sanitario più complesso d’Italia nel periodo peggiore della sua storia: qui è scoppiata la bomba atomica, che ha colpito la Lombardia prima di ogni altra regione del mondo occidentale.
Insieme al Presidente Fontana e alla Giunta abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie per arginare la pandemia. Nessuno ci aveva consegnato un libretto delle istruzioni, nessuno ha indicato la strada da percorrere per sconfiggere il Coronavirus. L’esperienza è stata estenuante, mi ha profondamente segnato e la porterò con me a livello umano e professionale.
La nostra Regione ha dimostrato una grande reattività, rivelandosi capace di reggere un urto catastrofico. Sulla scorta di quanto accaduto nel corso della prima fase, abbiamo affrontato la seconda recrudescenza del virus in modo molto più efficace e tempestivo.
A seguito della decisione dei partiti della coalizione di portare alcuni avvicendamenti all’interno della Giunta ho ritenuto concluso il mio turno di guardia. Al di là delle fantasiose ricostruzioni, non ho preteso nessun altro incarico amministrativo. Quest’ultimo anno mi ha fortemente provato, il coronavirus non ha concesso alcuna tregua. Ringrazio di cuore e stringo in un grande abbraccio tutti i medici, gli infermieri, gli operatori della sanità ospedaliera e territoriale tutte le direzioni strategiche delle strutture sanitarie regionali e la direzione generale Welfare: una grande squadra che ha confermato la qualità della sanità lombarda».