La neve ha scatenato la polemica anche a Sesto San Giovanni, dove l’opposizione ha attaccato la giunta di non aver saputo gestire l’emergenza e ha puntato il dito contro i disagi sulla viabilità che si sono verificati. Anche i cittadini sui social hanno segnalato le problematiche che si sono protratte per diverse ore (alcuni ci hanno indicato la stazione di Sesto Fs come punto critico).
In queste ore, il sindaco Roberto Di Stefano ha spiegato di aver emesso formale contestazione nei confronti dell’impresa che gestisce l’appalto neve. La ditta Sangalli, dal canto suo, si è scusata per il disservizio e ha sottolineato di aver subappaltato a un’altra impresa.
Nel frattempo però sono fioccate – anche – le critiche da parte della politica cittadina. Tra queste, il Movimento 5 Stelle ha espresso disappunto per i disservizi e i disagi. «Compete ai Comuni predisporre un piano antineve – dicono i pentastellati -, selezionando un’impresa che si occupi di spargere il sale e spazzare la neve tempestivamente e quindi di garantire ai cittadini di potersi spostare in sicurezza. E di sicuro qualcosa non ha funzionato».
«Inoltre, molti cittadini ci segnalano che, sotto il peso della neve, sono caduti rami ed alberi in diverse parti della nostra città, causando danni ai veicoli in sosta al di sotto degli stessi alberi e creando un indubbio pericolo per i passanti. Ricordiamo all’amministrazione che non sempre tali cadute sono imprevedibili, e che proprio a tale scopo è dovere dell’amministrazione effettuare un censimento dello stato di salute degli alberi», proseguono.
«In tutto ciò, mentre le vie di Sesto San Giovanni continuano ad essere innevate e a non vedere alcun passaggio di mezzi sgombraneve, qualcuno sfrutta l’occasione per farsi la solita inappropriata pubblicità, pubblicando sui social immagini in cui pare intento a spingere un piccolo mezzo sgombraneve – chiosa il Movimento 5 Stelle -. Noi vigileremo e faremo chiarezza su questi disservizi, per il bene dei cittadini di Sesto San Giovanni, perché a noi stanno a cuore veramente, e non solo sotto elezioni. La Sesto San Giovanni che vorremmo è molto diversa da questa»