Lombardia, si prospetta un Natale in rosso ma con il vaccino dietro l’angolo

Sarà indubbiamente un Natale diverso. Meno raggruppato e più statico. Meno bianco, e un po’ più ‘rosso’. Ma a redarguire sulla necessità di queste scelte ci ha pensato Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha invitato i suoi concittadini a preoccuparsi non tanto di come trascorrerà queste festività. Ma piuttosto del fatto che non debba essere l’ultimo Natale, da passare con i propri cari.

E anche in Italia, si va verso un inasprimento delle misure durante il periodo natalizio. Ma è braccio di ferro tra l’ala morbida del Governo e quella più dura. A spingere per l’adozione di misure più stringenti c’è anche il Cts, che chiede a gran voce un lockdown totale per abbassare la curva dei contagi da coronavirus. Il Comitato tecnico scientifico ha snocciolato i dati nazionali dell’ultima settimana, che analizzano la diminuzione dei contagi in base al colore della Regione. Sono tre i numeri fondamentali per comprendere la differenza tra i colori: i casi sono in netta diminuzione in zona rossa – dove si scende del 33% – in quella arancione sono diminuiti del 19,6%, ma la discesa è soltanto dell’1,1% nella fascia gialla. C’è sostanzialmente questa motivazione alla base della richiesta di inasprire le misure nei giorni di festa. Insieme a un nuovo picco di decessi (martedì sono stati 846). Ma anche gli scienziati sono divisi tra loro.

Il Governo è al lavoro in queste ore per decidere. Una misura più estrema (e secondo le indiscrezioni, la più accreditata) prevederebbe il lockdown per i giorni festivi e prefestivi delle due settimane dal 24 dicembre al 6 gennaio. Che significa saracinesche abbassate e divieto di spostamento anche all’interno del proprio Comune. Una seconda ipotesi sul tavolo potrebbe essere quella di un’unica fascia arancione nazionale. Altra alternativa colorare di arancione i giorni prefestivi e di rosso i festivi. L’esecutivo sta valutando anche eventuali deroghe che consentano gli spostamenti tra i piccoli Comuni. Entro le prossime ora si conoscerà la versione definitiva (tutti gli aggiornamenti saranno sul nostro sito).

Intanto, dall’Ue potrebbe arrivare una svolta. «Ogni giorno conta. Lavoriamo alla massima velocità per autorizzare i vaccini per il covid 19», ha tweettato a presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Dietro queste parole la richiesta per procedere a tempi record sulla somministrazione dei vaccini anti covid di Pfizer/BioNTech. L’Ema, l’Autorità europea per i medicinali, potrebbe dunque autorizzare l’immissione del vaccino sul mercato Ue già lunedì 21 dicembre, in anticipo di una settimana rispetto alla data prevista. Un’accelerazione che porterebbe nove Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia, a partire con le prime dosi già entro la fine del 2020.