Dopo il disastroso pomeriggio di Piacenza, la Pro Sesto torna in campo al Breda contro la formazione toscana del Pontedera.
Mister Parravicini cambia l’undici iniziale dopo le ultime due uscite dei biancocelesti, entrambe perdenti. Livieri in porta; Ntube, Bosco, Caverzasi e Giubilato in difesa; Palesi, Gattoni e il rientrante Gualdi a centrocampo; Scapuzzi e Cominetti ai lati di Mutton, che si riprende la maglia da titolare dopo l’infortunio.
Ed è proprio sulla testa di Mutton la prima occasione della gara. Giubilato crossa da destra, sul pallone si avventa l’attaccante biancoceleste, ma il suo colpo di testa si spegne a lato. Al 6’ la risposta del Pontedera: Bosco in disimpegno perde palla, recuperata sulla trequarti dal Pontedera. Ottimo il tocco di Stanzani per Magrassi: il bomber toscano sceglie la soluzione di potenza, con il pallone che si alza poco sopra la traversa, con un brivido per Livieri. Dopo una fase con molti fraseggi e poche occasioni, a farsi sentire è il capitano Scapuzzi. Il 10 della Pro Sesto raccoglie a sinistra entra in area e prova la conclusione di forza: palla alta sopra la traversa. Un minuto più tardi è Mutton dalla distanza a scaldare i guantoni dell’estremo difensore toscano Sarri: la conclusione è neutralizzata senza problemi.
Un po’ a sorpresa gli ospiti trovano il vantaggio al minuto numero 38. Su calcio d’angolo la palla viene messa in mezza rasoterra. La difesa biancoceleste resta paralizzata: il primo a raccogliere la sfera è il centrale di difesa dei toscani Piana, che da vero bomber d’area di rigore colpisce di prima intenzione e fredda inesorabilmente Livieri.
Al ritorno dall’intervallo la Pro Sesto sembra più grintosa, ma la prima occasione è per gli ospiti. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Stanzani è libero di calciare al volo da fuori area: la sua conclusione trova la giusta coordinazione, ma non precisione.
Parravicini a metà della ripresa prova a mischiare le carte in tavola, inserendo Maffei e Marchesi al posto di Cominetti e Palesi. Ma le azioni da gol ancora mancano per i biancocelesti. Ed è per questo che il mister dei sestesi prova a cambiare anche il modulo: dentro De Respinis e si passa al 4-4-2. Il bomber biancoceleste costruisce in appena due minuti la prima occasione: in area raccoglie e da posizione defilata colpisce, ma la palla sbatte sul palo esterno e si spegne sul fondo. La doccia gelata al Breda arriva al 77’. Giubilato nel tentativo di allontanare un cross sulla destra rimane a terra, l’arbitro non fischia e il pallone arriva sui piedi di Barba che al volo trova l’angolino che vale il 2-0. Coordinazione degna di nota, ma il tiro non era fortissimo: Livieri, in questo caso, non è esente da colpe.
Prova subito a riaccorciare le distanze la Pro Sesto: un cross deviato di Ntube supera il portiere in pallonetto, ma finisce sopra la traversa. All’85esimo nuova opportunità per i padroni di casa: Maffei raccoglie e calcia dalla trequarti, il portiere si lancia in tuffo ma il pallone si alza sopra la traversa. È buio pesto all’88esimo, quando l’arbitro estrae un rosso eccessivo (a tratti assurdo) a Giubilato per presunta gomitata. Un provvedimento che sorprende tutti, anche gli avversari, ma tant’è.
Sono i titoli di coda di un match che certifica la terza sconfitta consecutiva della Pro Sesto. L’allarme più grave scatta però nella fase offensiva: in nessuna delle tre sconfitte, infatti, la Pro Sesto ha trovato la via della rete, che manca dal successo interno nel derby interno contro il Lecco. In quell’occasione De Respinis segnò su rigore: per trovare l’ultimo gol su azione bisogna invece andare indietro alla trasferta vittoriosa sul campo della Pro Vercelli, lo scorso 22 novembre.
Domenica i biancocelesti saranno chimati alla difficile trasferta sul campo dell’Alessandria, attualmente quarta in classifica con tre punti di vantaggio sulla Pro Sesto. I biancocelesti restano invece a quota 23 punti, all’ottavo posto.