Le luci del Residence Fiorani si sono riaccese in casa di 5 famiglie che dall’8 dicembre erano rimaste senza corrente. Fra loro, ci sono 12 bambini di cui un neonato di due mesi.
I nuclei famigliari rimasti senza corrente erano stati assegnati nel 2016, durante la precedente amministrazione sestese, a Progetto Arca per un ricollocamento sia lavorativo che di alloggio. Ma, come dichiara Alberto Sinigallia, presidente di Arca: «La convenzione stipulata tra Progetto Arca e il Comune di Sesto San Giovanni per l’accoglienza di nuclei familiari in difficoltà in alloggi di housing sociale risale al luglio 2016, ed è terminata nel settembre 2017 per disdetta del Comune stesso. Da allora Progetto Arca non ha più avuto un accordo di presa in carico delle famiglie alloggiate nello stabile».
A quel punto, tutte le utenze (comprese quelle della corrente) sarebbero dovute girare alla proprietà: Capior s.a.s. di Bertoli Gabriela & C. Mentre invece le bollette della corrente sono sempre rimaste in carico ad Arca che per tre anni ha continuando a pagare, pur senza alcun obbligo, cessando la fornitura solo una settimana fa.
La società fantasma
L’amministrazione di Sesto San Giovanni si è da subito difesa sostenendo che era stata la stessa proprietà a tagliare la corrente agli inquilini ma dopo alcuni vani tentativi di entrare in contatto con loro ha stabilito che la Capior S.a.s. sia al momento «introvabile». Tanto che la stessa amministrazione ha mandato una lettera al Prefetto (si può leggere QUI) chiedendo un intervento diretto per ripristinare le utenze. Ma intanto in via Fiorani la corrente era già tornata e a riattaccarla è stata proprio Arca, sotto sollecitazione di un esponente del Pd di Sesto, Michele Segoloni, che ha chiamato direttamente la Onlus per segnalare l’accaduto.
Lo stesso Segoloni racconta: «Ho visto con i miei occhi che l’intestatario della bolletta era Arca e non la proprietà dello stabile e ho quindi pensato di chiamarli. Sono riuscito in poche ore a parlare con il presidente e qualche ora dopo la corrente era tornata ma il problema non si è comunque risolto».
Arca ha riattaccato le utenze per non lasciare le famiglie al buio, nonostante non sia più ‘della partita’, come infatti afferma il presidente Sinigallia: «Venendo a conoscenza dell’emergenza per la mancanza di elettricità, pur non avendo ruoli né accordi in tale situazione, Progetto Arca ha provveduto comunque a ripristinare momentaneamente l’utenza dell’elettricità, facendosi carico delle spese, per non lasciare le famiglie al buio in attesa che il Comune o la proprietà agiscano».