La gara dei vaccini anti-covid è in atto. Un torneo tra case farmaceutiche per aggiudicarsi il primato. Ogni giorno c’è chi annuncia una miglioria e poi ancora Usa contro Russia, tra loro la Cina, quest’ultima forse, già con il vaccino nel frigo. Intanto le nazioni comprano, migliaia e migliaia di dosi.

Bene, tutti tranquilli? Speriamo! Una cosa è certa: quest’anno il vaccino antinfluenzale, quello classico che usiamo ogni stagione, ha tardato ad arrivare e in alcune regioni ancora mancano dosi per vaccinarsi. Alcune case farmaceutiche lo hanno consegnato, altre no, proprio nel momento in cui i medici consigliavano a tutti noi di vaccinarci per evitare che l’influenza fosse scambiata per covid. Adesso a gennaio, febbraio o chissà quando, sarà pronto quello contro la pandemia e come sarà distribuito, ma con quali criteri?

E ancora, ci sarà per tutti e in che tempi? Attenzione, perché con ‘troppi galli a cantare non si fa mai giorno’. L’organizzazione per vaccinare tutti va fatta bene e senza resse, senza caos. Non vorremmo vedere i cittadini fare il giro delle cosiddette ‘sette chiese’ per trovare il siero. Come si dice: a buon intenditor, poche parole.

L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani