La Giornata contro la violenza sulle donne è stata istituita dall’Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità: «Gli uomini usano la violenza contro le donne come un modo per impedire loro di uscire al di fuori dei ruoli tradizionali che le sono stati assegnati, o quando essi percepiscono che vi possa essere un pericolo per la loro supremazia». Il 25 novembre è stato scelto come giorno designato per il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo: tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate e strangolate.
Il Comune di Sesto San Giovanni ha deciso di celebrare la giornata contro la violenza sulle donne con una fascia da mettere al braccio con il numero nazionale antiviolenza e stalking, 1522, che risponde 24 ore su 24 per chi si trova in difficoltà. Questa fascia verrà indossata da tutti i dipendenti che lavorano a contatto con il pubblico (reception, sportelli di anagrafe, Polizia Locale).
La seconda iniziativa è un video di pochi secondi realizzato con la partecipazione di sindaco, assessori, dipendenti comunali e alcuni volontari (tutti rigorosamente uomini), accompagnato dall’hashtag #uominicheamanoledonne.
Il video prodotto e diffuso dal Comune di Sesto San Giovanni in occasione del 25 novembre
«Il Comune di Sesto San Giovanni – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – supporta le donne vittime di violenza, o che si trovano in difficoltà, attraverso uno specifico sportello anti-violenza che offre loro accoglienza, ascolto e supporto legale grazie a professionisti esperti come psicologi, avvocati, educatrici e mediatrici linguistiche. Li ringrazio per l’indispensabile lavoro che svolgono, così come ringrazio gli assessorati alle Pari Opportunità e ai Servizi Sociali, la Polizia Locale, le forze dell’ordine, i distretti socio-sanitari e le associazioni di volontariato che insieme a noi si spendono su un tema così sensibile. Le istituzioni e la cittadinanza intera devono sentirsi impegnati e coinvolti non solo in questa giornata simbolica, ma in ogni momento dell’anno, per difendere la libertà, la dignità e la parità dei diritti delle donne. Le violenze, fisiche e psicologiche, ai danni delle donne vanno sempre condannate in modo fermo e chiaro».
«L’impegno delle istituzioni nelle azioni di sensibilizzazione sul tema e di condanna della violenza sulle donne – commenta l’assessore alle Pari Opportunità, Alessandra Magro – non può e non deve mai venire meno. Grazie all’ottimo lavoro degli uffici, dell’amministrazione comunale e dei volontari, le vittime di violenza sanno di poter contare su un valido e immediato supporto: le donne non sono sole, c’è una città sempre pronta ad accoglierle. Spesso, purtroppo, si tende a minimizzare il problema senza prendere coscienza del fatto che si tratti di un tema delicato, complesso e mai così attuale come ora, visto che i dati Istat hanno fatto registrare ovunque un aumento delle violenze domestiche durante i mesi della pandemia. Tutti insieme, istituzioni e cittadini, abbiamo il dovere di affrontare la problematica della violenza contro le donne con fermezza e decisione, senza alcuna incertezza. A partire dalla cultura e dall’educazione, attraverso cui, inevitabilmente, passano i valori imprescindibili di tutela e difesa dei diritti delle donne».
Oltre allo sportello anti-violenza, il Comune mette a disposizione lo sportello Cidef (Centro informazione donna e famiglia), gestito da una psicoterapeuta comunale che si è orientato sulla mediazione famigliare. Le donne possono contare anche sull’assistenza legale di tre avvocate specializzate volontarie; i Servizi Sociali, per la presa in carico delle vittime di violenza e per la loro sistemazione in case rifugio; la Polizia Locale formata sul trattamento dei codici rossi; le numerose azioni di sensibilizzazione della cittadinanza.