Interventi per 1,5 milioni di euro a sostegno dei commercianti di Sesto San Giovanni, tra le categorie più colpite e penalizzate dalle restrizioni sia durante la prima che la seconda fase della pandemia. È il risultato di un conteggio del Comune di Sesto San Giovanni. Nel dettaglio, il valore degli interventi di quest’anno arriva a un totale di oltre 1,5 milioni di euro: 280mila euro per la riduzione del 25% della quota variabile tari per gli esercizi rimasti chiusi; 833.435 euro per la rimodulazione tariffaria della tari a favore delle utenze non domestiche; 156.052 euro per l’abbattimento della tosap per gli esercizi pubblici da aprile a dicembre; 103mila euro per il progetto ‘Vado a Sesto’; 100mila euro di contributo regionale del bando ‘Sesto Distretto’; 87.698 euro per la tosap gratuita su oltre 2.000 metri quadrati per bar, ristoranti e locali.
Gli investimenti più ingenti riguardano la rimodulazione tariffaria della Tari, che però, se da un lato alleggerisce i commercianti, dall’altro va a pesare sui privati cittadini, che in questi giorni si stanno lamentando diffusamente per i rincari sulla tassa dei rifiuti annuale.
«Il rilancio del commercio locale è stato fin da subito una delle nostre priorità – spiega il sindaco Roberto Di Stefano – e lo abbiamo dimostrato con una serie di interventi mirati e di grande importanza, approvati anche da Confcommercio, a supporto di tutte le attività che hanno sofferto oltre misura a causa dell’emergenza sanitaria ed economica. I negozi di vicinato rappresentano la spina dorsale della nostra città e mai come in questo fase particolare vanno aiutati e sostenuti. A Sesto San Giovanni stati i primi a dare la possibilità a bar, ristoranti, gelaterie, birrerie di sistemare dehors e tavolini all’esterno dei locali senza costi aggiuntivi; abbiamo abbattuto la tosap da aprile a dicembre e ridotto la tari del 25% per gli esercizi costretti a chiudere».
«È stata studiata la rimodulazione della Tari – spiega l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Maurizio Torresani – che ha visto una riduzione media di circa il 20% in base all’attività svolta. Nel conteggio è stata prevista anche la restituzione del 25% della quota variabile della Tari per i mesi di chiusura dell’attività a causa del lockdown: per questo intervento il Comune ha messo a disposizione una cifra di circa 280mila euro. Accanto al progetto ‘Vado a Sesto’ e al bando ‘Sesto Distretto’, questi interventi vogliono sostenere il tessuto del piccolo commercio cittadino che così tanto sta soffrendo in questi mesi difficili. Gli esercizi pubblici sono il fulcro della nostra città e non può esserci nessuna vera ripartenza senza che vengano messi nelle condizioni migliori per poter tornare a lavorare. Ricordo inoltre la piattaforma ‘Negozi a casa tua’ che abbiamo ideato durante l’emergenza covid per sostenere sia i negozi di vicinato, colpiti pesantemente dalle restrizioni, sia i cittadini, soprattutto i più fragili, permettendogli di limitare gli spostamenti: un elenco che ora conta una rete di 150 negozi».