Uno spray nasale per effettuare il vaccino antinufluenzale dei bimbi della Lombardia nella fascia d’età che va dai 2 ai 6 anni.
È partita il 20 novembre, nella giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, la campagna per il vaccino antinfluenzale di Regione Lombardia. Si tratta di un metodo innovativo di somministrazione che consiste in un semplice spray nasale (a due spruzzi, uno per narice) al posto della ‘classica’ puntura. «Un vaccino innovativo, indolore, assolutamente sicuro e quest’anno, vista la concomitanza con l’epidemia da covid, anche fortemente consigliato da medici e pediatri», sottolineano da Regione Lombardia.
«La campagna per il vaccino antinfluenzale per i bambini all’Ospedale di Baggio – spiega il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo Matteo Stocco – è in collaborazione con l’esercito grazie al colonnello Fabio Zullino. Abbiamo iniziato due settimane fa quella per i soggetti fragili e la collaborazione sta andando molto bene perché grazie alla loro organizzazione ‘militare’ siamo in grado di offrire un servizio ottimo per la cittadinanza». Proprio il colonello Zullino ha poi aggiunto: «Per rendere meno traumatica la procedura abbiamo coinvolto dei clown. Prendono per mano i bambini all’ingresso della caserma, li accompagnano a fare il vaccino e poi consegnano loro ‘la medaglia del coraggio’. È una bellissima iniziativa che ci riempie di soddisfazione perché l’esercito è anche questo. Vogliamo dare una mano a tutti e cercando di metterli a proprio agio in ogni momento della loro vita, anche da bambini».
A Milano esistono anche altre possibilità per somministrare il vaccino ai bambini. Grazie alla collaborazione dell’Ospedale Buzzi, nella stazione di Gerusalemme della metro 5 è stato allestito un ambulatorio aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18. «Questa campagna vaccinale – spiega il professor Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Pediatria del Buzzi – deve raggiungere un grande numero di bambini perché quest’anno per la prima volta il vaccino antinfluenzale non è rivolto soltanto alle categorie a rischio. Soprattutto quest’anno lo consiglio fortemente alle famiglie per quello che sta accadendo in tutto il mondo. Vorremmo poter impedire almeno l’infezione influenzale, visto che per il Coronavirus non esiste ancora una vaccinazione».