Per la prima volta nella storia, Palazzo Marino ricorda le vittime trans di violenza omotransfobica appendendo al balcone la bandiera azzurra rosa e bianca, simbolo delle persone che si definiscono transessuali o transgender.
«Ogni anno, il 20 novembre, si celebra il Transgender Day of Remembrance (Tdor), una ricorrenza nata nel 1999 per commemorare le vittime di transfobia in Italia e nel mondo. Venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith, attivista transgender, in ricordo di Rita Hester, una donna transgender assassinata nel 1998, attraverso lo svolgimento di una veglia a San Francisco. Da allora l’evento ha preso piede in centinaia di città di tutto il mondo, attraverso eventi e appuntamenti, sia fisici che online, per ricordare le vittime di transfobia e aumentare la visibilità su una problematica ancora molto presente ma spesso sottovalutata», scrive il Partito Democratico milanese in una nota.
A Milano le associazioni transgender hanno iniziato a organizzare commemorazioni ed eventi per il Tdor a partire dal 2003. Ultimamente, il Tdor milanese è passato dall’essere una celebrazione promossa dalle associazioni transgender e gender nonconforming, al diventare un evento costruito, promosso e condiviso da tutte le realtà Lgbtiqia+ rappresentate dal Coordinamento Arcobaleno.
Oggi, a distanza di 17 anni, il Tdor, grazie al dialogo fra le associazioni del Coordinamento Arcobaleno e i rappresentanti delle istituzioni comunali, diventa un evento della città di Milano, che riconosce l’importanza della celebrazione anche con l’apposizione della bandiera transgender sulla facciata di Palazzo Marino, come richiesto dai consiglieri comunali Diana de Marchi e Angelo Turco, promotori dell’iniziativa insieme al coordinamento arcobaleno e
primi firmatari di un testo in sostegno del Tdor depositato in consiglio comunale nel 2019.